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Bologna. Sgomberata l’occupazione abitativa Idra 2

Questa mattina alle 7.30 in via Albiroli è avvenuto l’accesso da parte delle forze dell’ordine, all’occupazione abitativa di Idra2, occupata a seguito di un corteo per il diritto all’abitare svoltosi con altre realtà quali Labàs e ASIA-USB il 5 Dicembre del 2014.
Il pm Scandella e il Gip Maurizio Millo hanno deciso infatti di requisire lo stabile di proprietà della curia (Istituto diocesano per il sostentamento del clero) nonostante il collettivo Idra abbia cercato un dialogo e una trattativa con quest’ultimo. 
Un presidio di solidarietà, alla quale hanno partecipato attivisti di Hobo, Labàs e Noi Restiamo si è formato all’inizio in via Goito, per poi spostarsi in via S. Nicolò (vicino a via Oberdan), essendo l’accesso a via Albiroli sbarrato da alcune camionette della polizia.
Una decina di attivisti, che intanto si erano barricati all’interno e sul tetto dello stabile sono riusciti a resistere fino alle 9 del mattino. Forze di polizia e vigili del fuoco poi, hanno fatto irruzione e sfondato un muro per sgomberare l’edificio.
Gli attivisti sul tetto sono scesi verso le 13, per poi dirigersi verso la chiesa di san Pietro e occuparla simbolicamente con i sacchi a pelo, mentre sul piazzale si è organizzato il presidio di solidarietà.
Verso le 15.00 i militanti di Hobo e di Idra sono usciti dalla chiesa e nel corso di una conferenza stampa hanno evidenziato ancora una volta la necessità di rendere abitabili gli stabili vuoti nel territorio bolognese per far fronte all’emergenza abitativa.
Di seguito il comunicato di Noi Restiamo:

Continua il pugno di ferro dell’amministrazione comunale bolognese verso chi legittimamente lotta per avere un tetto sopra la testa. Questa mattina infatti, gli attivisti di Idra, che da quasi due mesi occupano uno stabile in via Albiroli di proprietà della Curia, si sono svegliati coi reparti di celere sotto casa. Non certo il miglior risveglio possibile.

Il renziano dell’ultima ora Merola, insieme alla fidata assessora Frascaroli, si sono distinti ormai da anni da un lato, per le belle parole spese in favore di chi vive situazioni di disagio e spesso non ha un tetto dove dormire; dall’altro, per l’intransigenza con cui, ad ogni occasione, sgomberano occupazioni e spazi liberati per mezzo della forza pubblica. Anche in questa occasione non si sono smentiti, spalleggiando in toto la richiesta di sgombero dello stabile di via Albiroli avanzato dalla proprietà dello stesso, ovvero la Curia di Bologna.

Ebbene sì, la Curia che da sempre si fregia dell’appellativo di “amica degli ultimi”, ha richiesto lo sgombero della sua proprietà occupata da chi voleva un tetto sopra la testa. Evidentemente quindi, finché gli ultimi stanno buoni e zitti, o al più balbettano un “amen” ogni tanto senza pretendere troppo, vanno più che bene. Quando invece gli ultimi, i derelitti, provano ad alzare la testa organizzandosi per appropriarsi di quello che dovrebbe essere un loro inalienabile diritto (quello di avere un tetto dignitoso sopra la testa, per sé e per la propria famiglia), anziché attendere la carità dello Spirito Santo, ecco che i colleghi del compianto padre Marella, si palesano per quello che sono: nemici di chi lotta per il riscatto sociale e per affermare la propria dignità.

Allora avanti, compagni e compagne! Non ci fermeranno con le loro intimidazioni né con le violenze e gli abusi delle forze dell’ordine!

Noi Restiamo

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