Come in altre città italiane, anche a Torino oggi pomeriggio si scenderà in piazza per mandare un forte segnale di solidarietà internazionalista al popolo greco.
È chiaro che questo è solo uno dei passaggi attraverso i quali si costruisce, o si prova a costruire, un rapporto politico tra le classi subalterne dei paesi Piigs dell’Unione Europea. Per questo saremo presenti a quel momento di piazza.
Pensiamo però che compito delle soggettività politiche sia anche quello di produrre analisi teorica sulla realtà, e dunque invitiamo quella piazza a continuare la giornata partecipando e interventendo all’incontro che dalle 21 si terrà presso la libreria Comunardi, dal titolo Grecia vs. Unione Europea.
Abbiamo assunto una posizione crediamo equilibrata e razionale sulle prime mosse del nuovo governo greco, i suoi primi passaggi tattici e le schermaglie iniziali, lungi da anatemi o tifoserie. E abbiamo anche avvertito che la lotta vera, e dura, comincia ora, e che il punto intorno al quale si può sintetizzare la questione è questo: è possibile mettere in discussione i meccanismi dell’austerità senza mettere in discussione la struttura politica, economica e ideologica dell’Unione Europea?
La domanda, come è chiaro, non va posta solo ai compagni greci impegnati in uno scontro politico di altissimo livello. Prima ancora va posta a noi stessi, e soprattutto a quella parte della sinistra, del movimento, dei partiti politici che guardano a Tsipras come ad una occasione di rilancio, ma dimenticano che l’operazione di Siryza nasce da una rottura rispetto al Pasok che da noi dovrebbe corrispondere ad una chiara indipendenza dal PD e dalla Cgil.
Una volta fatto questo passo, di indipendenza e totale alterità rispetto al sistema PD, resta lo zoccolo duro del problema. L’UE è riformabile? Noi crediamo di no, e lo crediamo non perché guidati da posizioni estremiste, ma perché la consideriamo da tempo un polo imperialista, con tutto l’annesso di guerra sociale all’interno e guerra guerreggiata all’esterno che l’essere un soggetto imperialista comporta.
Abbiamo deciso pertanto di convocare un incontro pubblico di discussione, al quale abbiamo invitato tutte le soggettività politiche, sociali, sindacali della città. Come detto, ci troveremo dalle 21 presso la libreria Comunardi, in via del Bogino, per ragionare con Marco Santopadre di Contropiano e Jacopo Rosatelli del Manifesto sul nuovo scenario greco e su quello europeo, per farne un momento di riflessione sui modi e le forme attraverso le quali, qui da noi, sia possibile ricostruire una soggettività politica adeguata ai tempi tempestosi in cui viviamo.
Rete dei Comunisti Torino – Noi Restiamo Torino
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