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Roma. Contestati i “paraculi” del lavoro gratuito all’Expo

La vergogna e l’illegalità del lavoro gratuito messo in campo per gestire la grande truffa dell’Expo a Milano, viene ormai contestata su più fronti. Tre settimane fa è stato consegnato un esposto del Forum Diritti Lavoro all’ufficio milanese del Ministero del Lavoro. Questa mattina invece attivisti e sindacalisti del Forum Diritti Lavoro hanno contestato la conferenza stampa alla Camera dei deputati della nomenklatura del terzo settore, che proprio sull’ambiguità tra lavoro gratuito e volontariato intende ampliare le proprie fortune.

Alla sala stampa della Camera infatti, grandi organizzazioni del No profit (?) come Ciessevi, Csvnet e Cnv, vere e proprie holding del volontariato, avevano organizzato una conferenza per raccontare “come il volontariato sarà protagonista di Expo Milano 2015” ma soprattutto di presentare “le differenti forme con le quali circa 20.000 volontari saranno presenti e declineranno il tema guida di Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Il laboratorio Expo si sta concretizzando come un micidiale laboratorio di sperimentazione e legittimazione del lavoro gratuito, ormai spesso mascherato da volontariato. Un mix perverso di motivazione e sfruttamento messo a disposizione non più di azioni solidali e caritatevoli ma dei centri del big business, una differenza di sostanza.

Le holding del volontariato (nelle quali convergono organizzazioni del mondo cattolico e delle cooperative) non nascondono di sentirsi protagoniste delle attenzioni (e dei finanziamenti) del governo Renzi. L’esecutivo infatti tramite il Civil Act (gemello sociale del Jobs Act) intende promuovere l’assalto finale ai residui di welfare state per consegnarli ai criteri di mercato sociale istitutivi del terzo settore. Il lavoro gratuito è padre e figlio di questo progetto.

I sindacalisti e gli attivisti del Forum Diritti Lavoro hanno già fatto tana a questa operazione mettendosi di traverso all’uso illegale del lavoro gratuito in occasione dell’Expo, e questa mattina hanno raddoppiato il tiro facendo tana ai “paraculi” della pubblica benevolenza che hanno fatto del No profit la clava per smantellare definitivamente i servizi sociali pubblici. Davanti all’ingresso della sala stampa della Camera hanno esibito cartelli con su scritto: “Lavoro gratuitoè schiavitù”, “Volontariato o precariato?” e cartelli contro l’Expo.

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