Alla missione navale di guerra nel Mediterraneo opponiamo una giornata di azione internazionale del 22 maggio. La piazza di Roma (piazza Esquilino ore 15.00) si collegherà con le altre piazze europee e africane. “Mentre l’Unione Europea continua ad illudersi di poter bloccare chi è in fuga dalle conseguenze delle sue politiche, che hanno causato solo guerre tra poveri, sfratti, disoccupazione di massa e povertà assoluta, il prossimo 22 maggio i migranti, insieme ai lavoratori, i disoccupati, gli studenti e i precari, manifesteranno in Italia collegando la piazza di Roma con quelle dell’Europa e dell’Africa”, annuncia Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM).
Oltre alla manifestazione di Roma, che si terrà dalle ore 15.00 in piazza dell’Esquilino, in Italia sono previste iniziative in diverse città (Pisa, Torino, Bologna, Bari, ecc.), durante le quali saranno ricordate le oltre 22.000 persone uccise negli ultimi quindici anni nel mar Mediterraneo nonché le vittime del sisma in Nepal. La giornata internazionale di azione sarà preceduta da numerose iniziative: il 21 maggio sit-in a Rabat (Marocco) davanti alla sede UE e a Varsavia (Polonia) “l’Anti Frontex day”, manifestazione per rivendicare documenti per tutti. Il 22 maggio sono invece previste manifestazioni a Madrid, Parigi, Bruxelles.
Aboubakar Soumahoro spiega così il senso dell’iniziativa: “Alle soluzioni proposte dall’Unione Europea e dai suoi stati membri, che vorrebbero utilizzare i migranti come scudo e ‘arma di distrazione’ per l’avvio di una nuova guerra attraverso la missione navale, noi opponiamo una manifestazione in nome della libertà, della giustizia sociale, contro la mercificazione dei migranti e per la libertà di circolazione e la regolarizzazione”. Prosegue il portavoce CISPM: “Nel corso della giornata del 22 maggio i riflettori saranno accesi sull’Italia. Proprio l’Italia, in questi ultimi anni, è stata infatti al centro di numerose violazioni nonché oggetto di sanzioni da parte delle Corte Europea dei diritti umani. Per questo i migranti insieme ai richiedenti asilo e ai lavoratori dei centri d’accoglienza, tutti vittime di ‘mafia capitale’, si stanno mobilitando per la manifestazione a Roma con scope e palette contro chi sta trasformando i migranti in carne da macello, per giustificare l’onda del razzismo crescente e dello sfruttamento dilagante, e soprattutto per rivendicare la regolarizzazione, la rottura tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno, per la chiusura dei CIE”, conclude Soumahoro.
Ma la mobilitazione per dire stop alla guerra nel Mediterraneo e ad un nuovo intervento militare europeo in Libia non si fermerà il 22 maggio. Intorno alla data del 2 giugno – la “festa della Repubblica – e ad un appello partito da alcune reti e organizzazioni a Roma, si va definendo una giornata nazionale di mobilitazione No War e a fianco dei migranti con sit in, iniziative e manifestazioni in diverse città italiane. A Roma, per la giornata del 2 giugno, è stata convocata una manifestazione alle ore 11.00 davanti al Coi (Comando Operativo Interforze che si trova all’ex aereporto di Centocelle) che gestirà la missione militare europea in Libia ed altre iniziative nelle ore successive, fino alla sera, che verranno definite in una riunione convocata per oggi pomeriggio.
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