Da giovedì 25 a sabato 29 giugno i compagni di Endavant* hanno invitato in Catalogna i compagni della Rete dei Comunisti, per consolidare un rapporto ed un confronto iniziato da tempo, ma che nel forum euromediterraneo di Napoli dello scorso 23 maggio ha subito un’importante e positiva accelerazione.
L’intento è stato quello di sviluppare, nel corpo militante del partito catalano, conoscenza e dibattito sulla proposta politica dell’Alba Euro Mediterranea e sull’appello “Eurostop”, prodotto del confronto tra attivisti e militanti di organizzazioni riunite nella città partenopea ( vedi informazioni sul forum di Napoli)
Tre le iniziative alle quali abbiamo partecipato. La prima a Sabadell, un comune di oltre 200mila abitanti situato nell’immediata periferia di Barcellona, il secondo a Valencia, terza città in ordine di grandezza della penisola iberica, l’ultimo a Manresa, Comune di oltre 75mila abitanti a 50 km da Barcellona.
Le prime due iniziative si sono svolte al chiuso. A Sabadell ci siamo riuniti in una delle sedi di Endavant.
In premessa c’è da dire che le “sedi” di questi compagni non sono le classiche sezioni di partito ma luoghi aperti nei quartieri popolari, punto di ritrovo e aggregazione territoriale (bar, ristoro, sale per riunioni, feste di quartiere, concerti).
In quest’ambiente, per alcune ore ci siamo confrontati con un folto gruppo di militanti e simpatizzanti sui temi all’ordine del giorno: l’Unione Europea come polo imperialista in costruzione, l’ipotesi di alternativa prospettata dall’Alba euromediterranea, l’appello Eurostop e la costruzione di un coordinamento tra lotte ed esperienze che si misurano, in contesti diversi, con le stesse politiche economiche ed autoritarie imposte dalla Troika. Molte e articolate le domande, a dimostrazione dell’alto livello di riflessione che attraversa il loro corpo militante ma anche l’area d’interesse della sinistra indipendentista catalana.
A Valencia l’incontro si è svolto nella Biblioteca de la Societat Coral El Micalet, in pieno centro.
Il titolo del dibattito era: “TISA, TTIP, Unione Europea, NATO: la dittatura delle multinazionali”, con la partecipazione di Carmina Moya, membro dell’associazione internazionalista CEDSALA, Goncal Bravo, della Coordinadora Ibrera Sindical, e un esponente di ATTAC catalano ( vedi la locandina dell’evento). La partecipazione a questo momento di confronto è stata più variegata, a rappresentare una sinistra catalana molto articolata.
Dopo alcune iniziali focalizzazioni sul TTIP e i trattati che tentano di ridurre ulteriormente i diritti del mondo del lavoro, la discussione si è spostata sullo scontro tra USA e UE come causa del costante rinvio di quest’ultimo trattato. Un tema che ha introdotto la più ampia discussione sulla competizione tra grandi poli imperialisti, sul ruolo dell’Unione Europea, sulla proposta di Alba euromediterranea e, infine, sull’ appello Eurostop. La reazione della sala alle nostre proposte è stata molto positiva, evidenziando una disponibilità al confronto su questi temi coltivata nel tempo da Endavant e da altre realtà politiche con le quali la RdC ha non a caso intercambi e relazioni, che trovano oggi coronamento nella campagna europea lanciata a Napoli.
Infine, la manifestazione di Manresa, che ha visto la partecipazione Isabel Vallet, deputata al Parlamento della Catalogna per la CUP (Candidatura d’Unitat Popular). Incentrata sugli stessi temi di Valencia, l’iniziativa si è svolta nella piazza centrale della cittadina, attraverso una serie d’interventi dal palco prima della Vallet, poi di un lavoratore di una multinazionale a controllo israeliano duramente contestata, infine del rappresentante della Rete dei Comunisti.
Forte la presenza di giovani, giunti anche da altre città, nonostante le distanze e il caldo oppressivo che ha caratterizzato quelle giornate catalane.
Incontri pubblici come questi, da ripetere nei vari paesi, la socializzazione di esperienze, il confronto con i compagni catalani, greci, spagnoli, portoghesi e di tutti i paesi nei quali si determineranno le condizioni per un allargamento della comune area d’azione politica, sono parte integrante del lavoro che abbiamo deciso di intraprendere per il prossimo futuro.
I fatti, oltre l’analisi della realtà, ci dicono che siamo sulla giusta strada. La vicenda e la scommessa greca, da questo punto di vista, parlano da sole: Lo sganciamento dalla gabbia dell’UE è condizione indispensabile per iniziare un cammino nuovo, di emancipazione dalla barbarie delle politiche d’austerità, di repressione e morte imposte da un polo imperialista, quello europeo, contro il quale occorre combattere con determinazione, senza alcun indugio né tentennamento, come ci hanno purtroppo abituato le sinistre “radicali” italiane ed europee.
L’incontro con i compagni di Endavant, così come con tutti i firmatari l’appello Eurostop, ci mette nelle condizioni per iniziare un percorso che non sarà ne breve ne facile, ma riteniamo sia l’unico oggi razionalmente intraprendibile, per ricomporre un fronte di lotta a livello continentale in grado di rovesciare i progetti di dominio di una borghesia europea determinata ad usare tutti gli strumenti a sua disposizione per piegare popoli e Stati, nel disperato tentativo di risolvere una crisi sistemica del capitalismo, che ha portato di nuovo il pianeta ai bordi di una abisso di barbarie e guerre.
*Endavant (partito indipendentista di chiara ispirazione marxista) fa parte della coalizione Cup (Candidatura d’Unitat Popular), un aggregato di partiti e forze sociali in prima fila in tutte le proteste contro le politiche antisociali attuate dai partiti della borghesia spagnola e catalana. Recentemente la Cup ha ottenuto un buon risultato elettorale, che gli ha permesso di entrare per la prima volta, con 3 eletti, all’interno del “Parlament” di Barcellona.
** Rete dei Comunisti
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