A provocazione fascista si risponde con la mobilitazione antifascista. È accaduto sabato scorso a Lucca, dove durante la notte del 15 Luglio la sede di alcune associazioni e collettivi studenteschi e giovanili di sinistra – ospitati presso la scuola media di Sant’Anna – è stata letteralmente devastata da alcuni estremisti di destra che per firmare “l’eroica azione” hanno lasciato sui muri una svastica dopo aver tentato di incendiare le suppellettili ed aver rubato vario materiale. Un episodio che l’amministrazione comunale e una parte della stampa locale aveva frettolosamente derubricato ad “atto di vandalismo”.
E così sabato pomeriggio alcune centinaia di persone – una parte delle quali arrivate anche da Pisa, da Firenze e da altre località dei dintorni – hanno marciato nonostante il caldo nel centro storico della città toscana riuscendo a conquistare la centralissima via Fillungo che la locale questura aveva inizialmente vietato. D’altronde inizialmente la questura aveva anche vietato piazza San Michele, scelta invece dai manifestanti per il concentramento della manifestazione convocata per dire no al fascismo e alle connivenze dell’estrema destra con i partiti della destra in doppiopetto e con le istituzioni.
Molti gli slogan contro le forze politiche e i gruppi fascisti – dito puntato contro Casa Pound, Fratelli d’Italia e Lega – che fomentano la discriminazione razziale e l’odio nei confronti dei diversi e dei migranti.
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