“Oltre che il mar Mediterraneo è l’Europa con le sue frontiere, luoghi militarizzati e simboli dell’illusione di poter fermare le persone in fuga, ad essere un vero cimitero, volutamente e scientificamente orchestrato”, è la denuncia di Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale Sans-papiers, Rifugiati e Richiedenti asilo (CISPM) e membro dell’Esecutivo Nazionale USB
“L’Unione Europea, con l’assenso dei suoi stati membri, di fronte a questi morti ormai diventati parte integrante del suo stesso funzionamento conferma di essere una istituzione malata, priva di anima e morale”, attacca Soumahoro. “Perché non si può parlare del più grande esodo migratorio dalla fine della seconda guerra mondiale e contemporaneamente tenere in piedi le cause di questi movimenti di persone, come le guerre, le politiche del FMI, i saccheggi delle terre. La produzione e vendita delle armi è poi parte integrante del Pil in Europa, in Asia e negli USA, da cui viene lo stimolo diretto ed indiretto delle guerre”.
Prosegue il portavoce CISPM: “Continuare a sventolare la costruzione degli hot spots, i Centri di registrazione che sono la reincarnazione dei Centri di Identificazione ed Espulsioni, o la revisione del Regolamento Dublino III come soluzione al crimine in corso, equivale all’ammissione che i migranti siano una sottospecie di esseri umani. Quindi, soggetti ad ogni forma di oppressione e privazione di dignità”.
“Oggi più che mai siamo chiamati, in primis i migranti diretti interessati, a mettere in campo una vasta risposta in termini di mobilitazione generale di piazza contro l’orrore e il crimine in corso. Lanciamo dunque l’invito a una mobilitazione nazionale, che potrà coinvolgere tutte le associazioni, i movimenti e le forze sociali e politiche che lottano per i diritti e la dignità delle persone. Intanto abbiamo avviato la macchina organizzativa della “Settimana nazionale di Azioni”, da tenersi dal 17 al 24 ottobre, con assemblee nelle città e nelle campagne di lavoratori e non solo”, conclude Soumahoro”.
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