Ottima iniziativa del Consiglio comunale di Livorno, che ha approvato il gemellaggio della città con quelle della resistenza curda (Kobane, Suruc, Qamislo) all’integralismo palese dell’Isis e a quello mascherato di Erdogan. Da sottolineare il riconoscimento del Kurdistan come entità territoriale nazionale unitaria al di là delle frontiere ufficiali e l’individuazione della MEZZALUNA ROSSA KURDISTAN-ITALIA” e nell’ “Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” come referenti per l’interlocuzione con i rifugiati curdi in Italia.
Qui di seguito il testo della mozzione e il video della riunione del consiglio.
Deliberazione …………..
OGGETTO: Ordine del giorno inerente: “Patti di amicizia municipalità Kurde della “Autonomia democratica Rojava”, Municipalità di Suruç (Turchia), Kobane e Kamishlié (Siria)
Presentata dal Consigliere ………………e dai Presidenti dei Gruppi Consiliari presenti, alla Presidenza del Consiglio Comunale nella seduta del …………
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTO l’Ordine del giorno inerente: “Patti di amicizia municipalità Kurde della “Autonomia democratica Rojava”, ”, Municipalità di Suruç (Turchia), Kobane e Kamishlié (Siria)
”
INTESA la presentazione fatta dal Consigliere ……………………..;
CONSTATATO che l’Ordine del giorno è stato presentato e formulato in base al disposto dell’art. 6 bis dello Statuto Comunale e secondo la procedura stabilita dall’art 26 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale;
Il Presidente del Consiglio Comunale, esaurita la trattazione dell’argomento, pone in votazione la proposta deliberativa;
Esperita la votazione, con modalità elettronica, si ha il seguente risultato:
DELIBERA
1) di approvare l’ordine del giorno nel testo di seguito trascritto:
Premesso che:
il riferimento al territorio dei kurdi di Turchia, Siria, Iraq, Iran e Armenia coincide con l’indicazione di un unico spazio territoriale;
a partire dagli anni ’60, il Governo Siriano Baath, nell’ambito della formazione di quella che è stata definita come la “cintura araba”, ha adottato dure forme di repressione e negazione dell’identità kurda in ogni suo aspetto culturale e linguistico;
con lo scoppio della guerra in Siria, i kurdi hanno definito una loro autonomia in alcune regioni del nord del Paese ove hanno fondato la “Autonomia Democratica del Rojava”, composta dai tre cantoni di Cizire, Efrin e Kobane;
tale forma organizzativa e amministrativa si riconosce in valori e principi comuni a quelli espressi all’ART. 3 della nostra Costituzione Repubblicana, così come si evince da quanto enunciato nel “Contratto Sociale del Rojava”, avente valore di testo costituzionale;
a tre anni dall’inizio della rivoluzione in Siria e dal suo sviluppo in guerra civile, le milizie dell’Isis, provenienti dal territorio iracheno, si sono manifestate quali terzo attore militare nell’area, rivolgendosi contro la regione del Rojava e aprendo un fronte alle porte della città di Kobane (in questa operazione, Isis ha potuto avvalersi di tutte le armi pesanti depredate nella regione irachena di Mosul, precedentemente conquistata);
il massiccio attacco mosso contro il cantone di Kobane è da considerarsi successivo all’intervento delle formazioni guerrigliere del PKK e delle forze di autodifesa Kurda YPG/YPJ che, nell’Agosto 2014, hanno protetto e salvato 30.000 Ezidi sfuggiti al massacro, aprendo un corridoio umanitario di 60 chilometri attraverso le montagne del Sinjar;
si è infine formata una “Coalizione Internazionale”, a cui ha aderito anche l’Italia, con lo scopo preciso di reprimere militarmente le forze dell’ISIS in Siria ed Iraq, riconoscendo i kurdi quali propri alleati sul campo avverso il nemico comune;
la Camera dei Deputati ha chiesto di utilizzare la missione diplomatica anche per ottenere dalla Turchia e dalla Regione autonoma kurda (KRG) l’apertura dei valichi per consentire il passaggio degli aiuti umanitari e a utilizzare inoltre la presenza del nostro funzionario al confine turco/siriano anche per il coordinamento degli aiuti umanitari italiani ai rifugiati in Turchia e nel Kurdistan iracheno e siriano oltre che per aprire un canale diplomatico con le autorità della Regione autonoma kurda,
Considerato che
con l’attacco alla città di Kobane l’ISIS ha provocato la fuga di circa 130.000 civili inermi che hanno abbandonato i propri averi per rifugiarsi in territorio turco ove attualmente vivono in campi profughi e che altrettante migliaia si sono spostate negli altri cantoni della “Autonomia Democratica Rojava”;
la Camera dei Deputati con seduta del 17 settembre 2014 ha votato un ODG di sostegno alla Autonomia Rojava;
Il Consiglio d’Europa in data 25 marzo 2015 ha approvato la dichiarazione dell’Ufficio di Presidenza del Congresso che:
– richiama l’attenzione sui recenti eventi nella città di KOBANE e sulla sua lotta contro l’estremismo. L’Ufficio del Congresso deplora la devastazione del territorio di KOBANE e l’equivalente difficoltà della popolazione, che attualmente non ha accesso all’elettricità, alla rete idrica e fognaria, né ha sufficiente cibo oppure servizi di base di ogni giorno. Sottolinea i compiti enormi che fanno capo all’amministrazione del governo locale per quanto riguarda la tutela della popolazione, in termini di salute e sicurezza nonché di risanamento e di ricostruzione della città;
-. esprime solidarietà e supporto all’amministrazione del governo locale e alla popolazione di KOBANE così come alle altre città della zona che sono state e continuano ad essere vittime dell’estremismo, e sottolinea la necessità di un sostegno da parte della comunità internazionale;
-. riconosce il ruolo importante che la Turchia, in quanto Stato membro del Consiglio d’Europa e adiacente alla Siria, ha svolto e continua a svolgere nel fornire rifugio ai numerosi siriani in territorio turco e nel provvedere gli aiuti umanitari alla popolazione siriana, in particolare attraverso vari corridoi stabiliti lungo il confine;
-. invita tutti gli Stati membri ed i partner internazionali a intensificare il loro sostegno alle agenzie delle Nazioni Unite e ai paesi confinanti con la Siria, estendendo l’assistenza umanitaria alla popolazione siriana ed essendo all’altezza delle sfide poste da questa enorme crisi umanitaria;
-. sostiene la richiesta di corridoi di aiuti umanitari permanenti lungo il confine per consentire l’accesso all’area di KOBANE;
-. invita pertanto le Autorità turche a tenere aperto il loro confine con un corridoio permanente e sicuro, e a permettere il libero passaggio di tutte le consegne di farmaci e forniture mediche, nonché dei prodotti alimentari essenziali, di abbigliamento e ricostituenti per la popolazione civile, e di predisporre legalmente la libera circolazione per gli abitanti della zona.
Tutto ciò premesso impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a:
esprimere solidarietà alla municipalità di KOBANE e sviluppare iniziative di sostegno volte alla salvaguardia di tale esperienza democratica nel territorio, unica del suo genere in Medio Oriente;
chiedere al Governo Italiano di supportare la richiesta di apertura di un corridoio umanitario permanente per consentire l’invio di aiuti in Rojava;
chiedere al Governo Italiano di riconoscere l’autonomia kurda e i impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune, anche europee, l’autodeterminazione del popolo kurdo;
avviare relazioni ufficiali con le municipalità kurde della regione denominata “Autonomia Democratica Rojava” al fine di costruire “patti di amicizia” per sostenere i progetti di cooperazione e eventuali futuri gemellaggi;
avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Suruç, Prov. Di SanIurfa – Turchia – centro che sta affrontando oggi l’emergenza rifugiati, al fine di stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale futuro gemellaggio;
avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Kobane, distretto di Kobane, in Siria, che sarà al centro di una campagna internazionale di ricostruzione, al fine di stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale futuro gemellaggio;
avviare relazioni ufficiali con la Municipalità di Kamishlié, distretto di Cizire, in Siria, città multietnica al centro del progetto democratico multiculturale di convivenza dell’Autonomia Democratica del Rojava, al fine di stabilire anche con essa un “patto di amicizia” e un eventuale futuro gemellaggio;
attivarsi per la promozione di iniziative di solidarietà attraverso l’invito in Italia di un rappresentante o una rappresentante delle stesse municipalità per una serie di conferenze anche con il fine di stabilire forme di cooperazione e sostegno;
individuare nell’Associazione “MEZZALUNA ROSSA KURDISTAN-ITALIA” e nell’ “Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” i referenti dei progetti di cooperazione e sostegno ai rifugiati kurdi e coinvolgere i rappresentanti delle suddette Associazioni nel Comitato Gemellaggi e Gooperazione creato dalla Commissione Affari Istituzionali del Comune di Livorno;
avviare relazioni di partenariato con l’Azienda USL6 e gli altri enti competenti per promuovere la raccolta di materiale sanitario e progetti di formazione per personale medico, rispondendo così agli urgenti appelli relativi all’invio di aiuti immediati alle popolazioni colpite dal conflitto;
concedere all’Associazione “MEZZA LUNA ROSSA KURDISTAN-ITALIA ONLUS” l’uso di spazi comunali e magazzini a titolo gratuito per lo stoccaggio, l’invio di aiuti e l’organizzazione di eventi per la raccolta di donazioni;
sostenere iniziative di diffusione informativa all’interno delle scuole per avviare scambi culturali con le istituzioni scolastiche kurde;
sottoporre al Consiglio comunale le linee di indirizzo contenute nella presente delibera;
trasmettere la mozione al Sindaco tramite la Presidenza del Consiglio che provvede all’esecuzione del presente atto secondo le modalità indicate dal comma 10 dell’art. 26 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.
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massimo
con tutto quello che c’e’ da fare a livorno…pensare ai gemellaggi…