Menu

Roma. Periferie in movimento. Sabato corteo a Ponte di Nona, il 26 assemblea a Corcolle

Sabato 19 la periferia di Roma torna a “movimentarsi”. E’ previsto infatti un corteo di zona nel quartiere di Ponte di Nona (ore 10.00 da via Don Primo Mazzolari) per denunciare le contraddizioni irrisolte in questo territorio del quadrante est. “Troppo facile riempirsi la bocca di legalità e quando i cittadini denunciano il furto di risorse pubbliche continuare a girarsi dall’altra parte”, afferma Valter Aquilini, della Carovana delle Periferie. “Il Punto Verde Qualità di Ponte di Nona è una vergogna sulla quale né il sindaco né l’assessore Sabella hanno mosso un dito. E i cittadini sono stanchi”. “Il 19 settembre la Carovana delle Periferie ha convocato una manifestazione degli abitanti del quartiere – prosegue Aquilini – per chiedere l’apertura dell’asilo nido nuovo di via Don Primo Mazzolari e del Centro Anziani, due strutture previste dal Punto Verde Qualità che il gestore non ha mai aperto. Eppure ci sono centinaia di famiglie in lista di attesa ed anche tante educatrici precarie che aspettano un posto di lavoro stabile”. “Tutta la vicenda dei Punti Verdi grida vendetta. Sono risorse pubbliche di cui società private si sono appropriate indebitamente senza neanche realizzare quei servizi che i cittadini aspettano da anni, come è successo nella nostra zona con i piani di edilizia agevolata. Così la periferia viene danneggiata due volte – evidenzia  Aquilini – prima perché non ci sono risorse e poi perché quelle poche che ci sono finiscono in mano agli speculatori”. “Questa Giunta, che dice di voler cambiare rispetto al sistema Mafia Capitale venga a dimostrare a Ponte di Nona che fa sul serio. Abbiamo invitato per l’ennesima volta l’assessore Sabella ad interessarsi della vicenda, ma finora la sua attenzione per la legalità non è arrivata fino a Ponte di Nona”, conclude Aquilini. Alla manifestazione ha aderito anche l’Asia Usb.

Sabato 26 settembre invece si terrà un’assemblea popolare a Corcolle contro la disoccupazione e per una gestione dei Fondi Europei diretta a creare lavoro e servizi, soprattutto nelle periferie. I fondi europei per l’impiego sono utilizzati basandosi su priorità stabilite senza consultare le amministrazioni locali, le associazioni e i comitati che quotidianamente lavorano sul territorio. si favoriscono la grande impresa e il mercato invece di puntare su interventi pubblici di grande impatto sociale, come la ristrutturazione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, la tutela e la conservazione del verde, l’assistenza all’infanzia e i servizi sociali, la cultura. In questo quadro si inserisce il progetto lanciato dalla Regione Lazio col contratto di ricollocazione, strumento chiaramente inadeguato di fronte all’enormità delle cifre sulla disoccupazione in Italia, ma – proprio perché i fondi messi a disposizione sono pochi e male utilizzati – è fondamentale che chi ne ha bisogno sappia come approfittarne. durante l’assemblea verranno pertanto fornite indicazioni sulle modalità e i tempi per la presentazione della domanda. Ma le scelte locali che penalizzano i settori popolari e la gente delle periferie vengono dall’alto. “E’ l’Unione Europea, con le sue politiche di austerità e con la complicità dei governi che negli anni si sono piegati ai diktat della troika, ha che prodotto l’aumento vertiginoso della disoccupazione, le privatizzazioni, la precarietà del lavoro, la riduzione dei salari” scrive in un volantino l’Associazione Mente Locale che ha promosso l’iniziativa. All’assemblea (che si terrà nella parrocchia di San Michele Arcangelo – via Monteprandone, alle ore 17.00) interverranno Franco Russo e Viviana Ruggeri (Usb ricerca).

E’ confermato invece per oggi alle 18.00 l’incontro cittadino al Centro sociale Corto Circuito (via Serafini, Cinecittà) per discutere la proposta di una manifestazione sotto la Prefettura, che torni a pretendere che le due relazioni su Mafia Capitale vengano rese pubbliche (mente il governo le ha di fatto secretate) e per portare alla luce una visione della legalità che non può accettare limitazioni all’esercizio del diritto di sciopero – come avvenuto per gli autisti dell’Atac – e della libertà di manifestazione, come avvenuto anche di recente verso i movimenti di lotta per la casa.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *