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Campania: monta la mobilitazione contro guerra, Nato e Trident

La base Nato di Giugliano (Lago Patria) sarà la regia del “Trident Juncture 2015” (TJ15), una gigantesca esercitazione militare che si terrà nel Mediterraneo (tra Italia, Spagna e Portogallo) dal 3 ottobre al 6 novembre; coinvolgerà 36.000 uomini, oltre 60 navi e 200 aerei da guerra di 33 paesi per testare la forza di rapido intervento che dovrà operare, nell’arco di 48 ore, su numerosi scenari internazionali a difesa degli interessi dei capitali occidentali.
Per simulare scenari bellici verranno sperperati in pochi giorni milioni di euro che si aggiungeranno alla montagna di soldi pubblici spesa ogni anno per armamenti e per occupare altri paesi con le cosiddette missioni umanitarie. L’Italia, nel solo 2014, ha bruciato circa 30 miliardi di dollari per la spesa militare. Si comprano armi nello stesso momento in cui si privano di sanità, trasporti, scuola e pensioni fasce sempre più estese di popolazione.
Un ruolo decisivo in questa esercitazione, ma in generale nel coordinamento delle forze militari della NATO, è svolto dal quartiere generale del centro di comando NATO “Allied Joint Force Command”, con sede nella base di Lago Patria in Giugliano in Campania. Da lì partiranno tutti gli ordini necessari per l’esercitazione, così come quelli per i futuri interventi militari che interesseranno il Mediterraneo.
Lago Patria (Giugliano) e Napoli diventano così non soltanto il “cervello” delle operazioni belliche, ma anche un obiettivo militare sensibile, mettendo a serio rischio l’incolumità delle popolazioni locali.
La presenza di una simile base militare, inoltre, comporta anche l’installazione di potentissime apparecchiature radaristiche ad alto inquinamento elettromagnetico i cui effetti sulla salute sono gravissimi (rischio di tumori, leucemie, catarratte), senza contare gli effetti sulle apparecchiature elettriche (tra cui by-pass, pace-maker e apparecchiature ospedaliere) con cui i campi elettromagnetici interferiscono.
Questa ulteriore fonte di inquinamento targato NATO incide pesantemente su un territorio già vessato da anni di saccheggio incontrollato da parte di sistemi criminali, imprenditori ed istituzioni compiacenti o “distratte”: milioni di ecoballe, decine di discariche pubbliche e private, lecite ed illecite, contenenti rifiuti tossico-nocivi che stanno compromettendo – forse definitivamente – il nostro territorio senza che le istituzioni intervengano seriamente per mettere fine a tale problema (gli incendi recenti della RESIT e del deposito giudiziario sono sintomatici di tale stallo). E ciò senza peraltro che la presenza dei numerosi militari presenti sul territorio abbia mai avuto alcun impatto virtuoso sull’economia locale né sull’occupazione, come ci hanno voluto far credere.
Opponiamoci alla devastazione portata dalla Nato sul nostro territorio. Costruiamo un forte movimento di opposizione alle logiche militari e imperialiste, per evitare un sempre più possibile nuovo conflitto mondiale.
Ieri, mercoledì 30 settembre alle ore 18,00 c/o la sede dei disoccupati organizzati-USB in via Camposcino, 67- Giugliano, si è tenuta un’assemblea in preparazione di:
– Un presidio antimilitarista che si terrà il 3 ottobre alle ore 10:30 presso la base NATO di Lago Patria.
– una manifestazione nazionale contro la guerra, l’operazione “TJ15” e per l’uscita dalla NATO del 24 ottobre a Napoli alle ore 14:30 partenza da Piazza del Gesù.
Comitato “No Base Nato” Lago Patria – Comitati No Trident

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