Due strutture sostituiranno il presidio sanitario di via di Ripoli, distrutto da un incendio doloso il 27 maggio del 2007. Una sarà pronta tra due mesi, l’altra entrerà nelle mani della Asl all’inizio di aprile e subirà una ristrutturazione leggera per poter ospitare i servizi ai cittadini.
Dopo un lungo periodo di attesa e proteste, con i cittadini deviati alla Misericordia per fare i prelievi e nei presidi Asl più vicini, Iot e via D’ Annunzio, per ottenere anche tutte le altre prestazioni (dal consultorio ostetrico ginecologico al Cup fino alle visite) la situazione si è sbloccata. All’azienda sanitaria non dicono ancora dove si trovano ma hanno individuato i due immobili da affittare, ovviamente nel quartiere di Gavinana. Nel frattempo il comitato creato per riavere il distretto ha organizzato un sit in di fronte a Quarter in viale Giannotti per domenica dalle 10.30 alle 13. «Suggeriamo simbolicamente di mettere il distretto in quella struttura – dice Miriam Verdi del comitato – E’ vuota e potrebbe essere utilizzata per attività sanitaria. La nostra è solo una proposta comunque, aspettiamo cosa decidono le autorità». La Asl sta costruendo un nuovo grande presidio in viale Europa che sarà pronto tra due o tre anni. In attesa di quello, si è chiarito che non conviene rimettere in sesto la vecchia struttura di via di Ripoli, perché costa troppi soldi. Così si cercavano ambienti in affitto, quelli che sarebbero stato trovati appena pochi giorni fa.
Nel frattempo si è fatta una convenzione con la Misericordia di Badia a Ripoli, dove è stato messo un centro di prenotazione e ogni giorno si fanno fino a 100 prelievi (alla Asl costano circa 3,5 euro l’uno) che però non sono ad accesso diretto come in tutte le strutture pubbliche ma si fanno su prenotazione. Forse anche per questo in molti giorni si effettuano meno della metà dei prelievi previsti. I cittadini preferiscono spostarsi verso D’ Annunzio o l’Iot, non senza disagi per anziani e disabili. La questione è stata sollevata più volte a Palazzo Vecchio ed ora è arrivata anche in Regione. «Siamo stupiti per la scelta del gruppo del Pd di astenersi sulla mozione presentata da Sinistra Arcobaleno in merito alla chiusura del distretto sociosanitario del quartiere 3 di Firenze», dicono i capigruppo di Sinistra Arcobaleno in consiglio.
Nella mozione si richiedeva di attivarsi presso la Asl affinché si individuassero rapidamente sedi nel territorio del quartiere 3 dove garantire direttamente i diversi servizi, in attesa della costruzione della nuova sede del distretto sociosanitario. Intanto arriveranno soldi in più nella busta paga di marzo per infermieri e personale tecnico e amministrativo. I circa 1.500 euro lordi sono l’anticipo, richiesto alla Regione dai sindacati, degli incrementi previsti dall’ipotesi di accordo di contratto nazionale del 29 febbraio per il 2006, 2007 e inizio 2008. L’operazione costa circa 80 milioni, a regime gli aumenti saranno di 103 euro lordi mensili.
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