Oggi Napoli e la Campania scendono in piazza contro l’amministrazione De Luca alla Regione. Finalmente le varie vertenze sociali e sindacali che da tempo attraversano il territorio della Campania hanno deciso di darsi un primo momento di connessione tra loro convocando un corteo che dal centro di Napoli (concentramento a Piazza Dante, ore 9,30) si recherà sotto Palazzo Santa Lucia sede dell’amministrazione regionale di Vincenzo De Luca.
Una manifestazione che ha come obiettivo aprire una interlocuzione pubblica con la Regione Campania su tutte le più importanti questioni al centro dello scontro politico, sociale e sindacale.
L’amministrazione di De Luca si appresta alla programmazione della prossima tranche dei Fondi Europei ed è forte la preoccupazione che questa ingente mole di risorse comunitarie possa servire a dare forza e vigore ad una nuova stagione di opere inutili ed invasive – un vero e proprio regalo alla potente lobby dei costruttori e dei cementificatori – oltre all’abituale tessitura della rete affaristica e clientelare necessaria all’attuale governance autoritaria e speculativa della Campania.
Inoltre già i primi provvedimenti dell’amministrazione De Luca sono stati connaturati da un forte segno antiproletario ed antipopolare: una pessima Legge sul riordino dei servizi idrici che di fatto spiana la strada alla totale privatizzazione del ciclo dell’acqua; una annunciata ristrutturazione delle Aziende Partecipate dove già si palesano tagli, processi di privatizzazione di significativi servizi ed un peggioramento della loro qualità e, come se non bastasse, il buon De Luca ha annunciato il pieno sostegno al Commissario, Salvo Nastasi, imposto dal governo Renzi per seguire l’affaire Bagnoli in spregio a tutti i poteri ordinari del Comune che sono stati esautorati dall’alto.
Assistiamo – dunque – al dispiegamento di un azione di governo che punta, esplicitamente, a connaturare la Regione Campania come un ente (un autentico centro di comando e pianificazione) in grado di coniugare sapientemente una sorta di liberismo in salsa populista che non scontenta, in alcun modo, gli appetiti e le aspettative dei poteri forti dell’economia, del sistema delle imprese e dei loro terminali (neo/corporativi) annidati nei vari gangli della società.
Acqua pubblica, diritto al Reddito Minimo Garantito, opposizione ad ogni progetto di ulteriore smantellamento del sistema dei servizi (Sanità, Trasporti, Cura ed assistenza alle persone in difficoltà, Cultura), diritto alla casa ed all’abitare e lotta a fondo alla ristrutturazione urbanistico/territoriale che paventa una ennesima manomissione ambientale del territorio sono i punti di una Piattaforma Sociale che contesta l’amministrazione De Luca, la sua filosofia economica e finanziaria e la sua adesione – seppur ammantata dalla demagogia propria del personaggio/governatore – ai dettami dell’Unione Europea.
Sono quindi da sostenere ed amplificare le ragioni sociali della Manifestazione napoletana dell’11 dicembre con l’auspicio di determinare – a partire da questo corteo ma anche dalle varie campagne in corso, come quella del Reddito Minimo Garantito – quella forza politica e sociale in grado di ostacolare, seriamente, l’intero corso dell’amministrazione De Luca e di strappare risultati positivi per le varie vertenze
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