Un ambulatorio medico totalmente gratuito e aperto agli abitanti di Borgo Vecchio, antico quartiere popolare nel cuore di Palermo. Questa è l’intuizione avuta dai giovani del centro sociale Anomalia, che da tre anni partecipano attivamente alla vita del quartiere, organizzando diverse attività come doposcuola per bambini, palestra popolare, assemblee sociali e cineforum.
“Stiamo definendo il tutto, ma il progetto partirà entro la fine di gennaio- spiega Giorgio Martinico, storico militante del centro- L’idea è quella di provare a offrire un servizio che dia una risposta immediata ai bisogni sanitari degli abitanti del quartiere, considerando che a causa dei continui tagli alla sanità e del rincaro di molti servizi, molta gente ha smesso di curarsi in termini di visite specialistiche. Abbiamo già raccolto l’adesione di diversi medici e di diverse figure professionali specializzate in campo sanitario, in particolare aderenti alle sigle Cgil Medici, Medicina Democratica, Mediterraneo di Pace e Officine Sociali. Noi crediamo a questo progetto al quale, tendo a sottolineare, diamo una profonda valenza politica, perché lo concepiamo come partecipato e rivolto ad un quartiere che si auto-organizza nel soddisfacimento delle proprie esigenze, puntando sulla cooperazione. Il nostro auspicio è che l’iniziativa venga poi replicata in altri quartieri: l’unica prospettiva per un cambio di passo nella società attuale è quella del cooperativismo e del mutualismo nei quartieri e nelle realtà territoriali. Noi facciamo sì una attività volontaria ma siamo militanti politici e vogliamo dar vita a proposte che incidano sulla realtà socio-economica della gente.”
Tra i medici che saranno impegnati nel progetto, figura il cardiologo Franco Ingrilli: “già sono diverse le sigle sindacali e i colleghi che hanno aderito-spiega.- L’ambulatorio sociale si occuperà anche di medicina interna, ginecologia, pediatria , cardiologia e neurofisiologia: in particolare per quest’ultimo campo ci ha già dato la disponibilità uno dei massimi esperti europei di epilessia, il prof. Ayala.”
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