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“Puos e Sord”, a Napoli continua la mobilitazione

Dopo il riuscito corteo dello scorso 11 dicembre, che aprì uno spiraglio di interlocuzione sociale con l’Amministrazione Regionale di Vincenzo De Luca, è ripreso, in forma pubblica, il percorso della Vertenza “Puos e Sord”.
Una riuscita assemblea si è svolta sotto la sede della Regione Campania con la partecipazione degli occupanti di case della campagna “Magnammece o’ Pesone”, del comitato per il Reddito Minimo Garantito, dei disoccupati di Bagnoli del gruppo “7 Novembre”, dei precari del Progetto Bros, degli studenti di alcune scuole superiori, dell’ambulatorio popolare del centro storico, dei delegati dell’Unione Sindacale di Base dell’EAV/Bus, dei Consorzi Unici di Bacino, degli LSU e del settore Immigrati.
L’assemblea, nei vari interventi, ha fatto il punto sulle vertenze in corso nei confronti dell’Ente/Regione ed ha denunciato il complesso della politica economica e sociale dell’Amministrazione la quale – al di là di alcuni aspetti propagandistici – non segna nessun elemento di vera discontinuità rispetto alla precedente Amministrazione di centro/destra.
Le politiche di austerity, di contenimento della spesa e di ennesima privatizzazione di ciò che residua del welfare state e dei servizi pubblici restano la linea di condotta di Vincenzo de Luca e della sua azione di governo, hanno denunciato gli attivisti.
A ciò si aggiunge una modalità autoritaria di concepire le relazioni sociali e sindacali che alludono, concretamente, ad un esercizio della governance tutta attenta alle esigenze dei poteri forti e del padronato.
In tal senso la programmazione della prossima tranche dei Fondi Strutturali Europei si sta configurando come un nuovo grande regalo al collaudato sistema affaristico e clientelare che, da decenni, scorazza per il territorio della Campania.
Del resto, per comprendere come agisce concretamente questa Amministrazione, la recente “riforma del sistema idrico regionale” – approvata da De Luca – chiarisce bene quali sono le priorità politiche di questa giunta con buona pace di tutte le chiacchiere sui diritti, sulla lotta agli sprechi e sul rispetto delle comunità locali.
L’assemblea ha preso atto, nella discussione che ha prodotto, che il percorso di costruzione di una diffusa opposizione popolare all’Amministrazione De Luca sarà un lavoro di lunga lena che dovrà prevedere, necessariamente, un più vasto coinvolgimento e l’attivizzazione dei settori sociali colpiti dalla crisi e dai provvedimenti approvati in questi ultimi mesi dalle diverse amministrazioni.
Nelle prossime settimane, oltre alla naturale attività delle varie vertenze e mobilitazioni in corso, sono previste diverse assemblee e momenti di incontro, diffusi territorialmente, per costruire le migliori condizioni politiche ed organizzative per ritornare in forza alla Regione Campania ed aprire una vera e positiva trattativa/sociale.
In questo percorso indispensabile non è esclusa l’eventualità di determinare, nei prossimi mesi, uno Sciopero Generale e Generalizzato, a scala regionale, contro questa Amministrazione ed a sostegno delle vertenze operaie, popolari e sociali che attraversano il territorio campano.

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