Probabilmente furioso perché ilò corteo contro di lui era decisamente più numeroso e rumoso della claque convocata per il suo comizietto alla Festa de l'Unità, il presidente del consiglio mai eletto ha scatenato la polizia nei confronti dei contestatori.
Davanti a Villa Bellini, subito dopo che ha finito di parlare Renzi, gli agenti hanno caricato con violenza
la massa di gente portata in piazza dai sindacati di base, i centri sociali, il movimento No Muos, ecc. Due ragazzi, che i media mainstream accusano d'essere "vestiti di nero", sono stati fermati. Il corteo comunque non si è fatto disperdere e, alle 19,30, resta ancora schierato in via Umberto, vicino la Villa Bellini.
Al contrario, i quattro gatti e la claque renziana sono rimasti bloccati dentro la villa.
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La partecipata manifestazione “Cacciamo Renzi e tutta la cricca” ha visto tanta determinazione e rabbia popolare, poi una lunga carica a freddo e dei fermi. Non vogliamo al momento soffermarci sul peso politico della manifestazione né dei tanti contenuti che è riuscita ad esprimere grazie alla sua composizione varia. Vogliamo invece porre l’accento sull’assurda gestione della piazza da parte delle forze dell’ordine. Assurda perché priva di senso, tanto da far pensare a un copione già scritto e determinato nei giorni precedenti. Infatti, il corteo appena giunto al limite dell’estesa zona rossa su via Umberto, è stato brutalmente caricato a freddo. La carica, partita senza nessun tipo di preavviso o apparente motivo, è durata per qualche minuto e si è estesa per qualche metro lungo la via Umberto. Due i fermi al momento.
Fin dalla convocazione della manifestazione era chiaro che questo corteo non avrebbe chiesto il permesso a nessuno. Non avrebbe chiesto il permesso di manifestare ed esprimere dissenso. Non avrebbe chiesto il permesso di circolare in una città completamente trasformata dall’arrivo del premier, rinchiuso alla villa Bellini, trasformata in fortezza. Non si sarebbe fatto impaurire dall’ampio dispiegamento di forze dell’ordine e di controllo. Con questo spirito in tante e tanti hanno convocato la manifestazione di oggi, e con questo spirito si è scesi in piazza oggi. Con lo stesso spirito però intendiamo denunciare l’atteggiamento predeterminato delle forze di polizia e digos, presenti in piazza con un copione già scritto.
In ultimo, ma più importante, ricordiamo che due compagni attualmente sono in stato di fermo. A manifestazione conclusa, si è formato un presidio sotto la questura di Catania, per sostenere i compagni e avere aggiornamenti. Tempo per le valutazioni politiche ce ne sarà per i prossimi giorni. Adesso lasciamo spazio alla solidarietà ai fermati.
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Le immagini del video qui sotto sono relativa alla partenza del corteo, assolutamente pacifico.
da da La Sicilia
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