Parte questo pomeriggio a Roma l’acampada verso il “No Renzi Day” di domani
Oltre un milione e trecentomila lavoratori e lavoratrici hanno aderito allo sciopero generale proclamato oggi dall'USB assieme ad altre sigle del sindacalismo di base.
Alta partecipazione nelle fabbriche e negli uffici pubblici, scuole chiuse, sia per l'adesione degli insegnanti che del personale Ata ed ex Lsu; ben 5.300 (il 21,5% del personale) hanno scioperato all’INPS.
Altissime, come sempre accade quando è l’USB a convocare la lotta, le adesioni nel settore trasporti. Molti aeroporti hanno subito cancellazioni e forti ritardi; in molte città il blocco degli autobus e delle metropolitane è stato rilevantissimo: una media del 60% che si preannuncia ancora più elevata nelle fasce serali.
Tante le piazze che oggi in Italia si sono riempite delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e privati, dei precari, dei disoccupati, dei senza casa, dei migranti, dei pensionati, per le manifestazioni dello sciopero: dai lavoratori della scuola, insegnanti ed ex LSU delle pulizie in presidio a Roma sotto il MIUR, a quelli della Piaggio di Pontedera, in corteo a Pisa; dai lavoratori del trasporto aereo, in presidio all’aeroporto di Fiumicino, a quelli della logistica campana, all’interporto di Nola, e tutte le altre numerose vertenze che sono confluite nelle iniziative territoriali. (video e foto delle piazze su www.usb.it ).
Grande soddisfazione da parte dell’USB, che ha convocato lo sciopero sulla propria piattaforma e che ritiene stia finalmente cambiando la percezione del mondo del lavoro sulla possibilità di cacciare il Governo Renzi con le sue politiche di aggressione ai diritti, difendendo così anche la Costituzione italiana nata dalla Resistenza.
Il ritorno dello sciopero politico, da tempo scomparso nel nostro Paese, dimostra che c'è un largo fronte del mondo del lavoro disponibile a scendere in campo anche su parole d'ordine che vanno oltre le rivendicazioni sociali e sindacali.
Secondo gli organizzatori, la riuscita dello sciopero generale di oggi e l'annuncio dell'arrivo di circa un centinaio di pullman da tutta Italia fa prevedere una grande adesione anche alla manifestazione nazionale “No Renzi Day”, che domani sfilerà per le vie della capitale.
Il corteo di domani avrà il seguente percorso: San Giovanni, via Emanuele Filiberto, via Manzoni, Via Labicana, Colosseo, Circo Massimo, via dei Cerchi, Piazza Bocca Della Verità, via Petroselli, Piazza Venezia, Via Botteghe Oscure, piazza di Torre Argentina, Corso Vittorio Emanuele. Piazza Campo de’ Fiori.
Dalle ore 16.00 di oggi a Roma, in piazza San Giovanni, partirà l’acampada di lotta – con assemblee pubbliche, dibattiti, speakers’ corner, musica e teatro – che proseguirà fino alle 14.00 di domani, 22 ottobre, quando è prevista la partenza del corteo per la manifestazione nazionale indetta dal Comitato per il NO sociale al Referendum.
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