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Il governo di Superciuk

Questa è la notizia riguardante il testo della manovra inviata alle Camere:

Cambia la clausola di salvaguardia. Il Governo prevede di incassare 1,6 miliardi dalla voluntary disclosure. Nel caso in cui non si centrasse l'obiettivo, si prevede che minori incassi vengano coperti con "riduzioni degli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa", previo ok del Consiglio dei ministri entro il 31 agosto 2017. Non si fa più riferimento ad aumenti di accise. Se dalla compensazione derivassero "pregiudizi" al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica andranno prese iniziative legislative ad hoc entro il 30 settembre.

Questo il solo commento possibile:

Premesso che la Commissione Europea esaminerà il testo soltanto  dopo il 4 Dicembre e che da qui al voto sul referendum se le possono sparare le più grosse possibili, promettendo il latte nei fiumi e le cascate d’oro dagli alberi in uno scenario arcadico, è il caso di  riflettere bene su questo passaggio.

Allo scopo di evitare l’affermazione “aumento dell’IVA” si usa quella delle “riduzioni degli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa".

Ciò significa che la sorte di ciò che rimane degli stanziamenti per lo stato sociale o per i cosiddetti incentivi ai giovani è nelle mani degli evasori fiscali.

Se questi soggetti, notoriamente ligi alle leggi dello Stato e ben rappresentati – ad esempio – dai figli di papà che si stavano occupando di TAV, valichi, gallerie dei quali abbiamo avuto conoscenza qualche giorno fa dai verbali di polizia e magistratura, non faranno il loro dovere di contribuenti (chissà chi pensa possano farlo?) allora si procederà ai tagli lineari.

Davvero questa è la manovra degli illusionisti che Dario Fo avrebbe appellato come “cacciaballe”.

Davvero questo è il governo di Superciuk: lo ricordate? Quello che rubava ai poveri per donare ai ricchi. Appunto.

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1 Commento


  • Davide

    Grazie, davvero un buon articolo.

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