Non solo Firenze e Roma. Anche a Pavia, ieri sera, la polizia ha caricato, manganellato e ferito attivisti antifascisti che avevano risposto a un appello dell'Anpi contro un "corteo" fascista convocato da Casapound per ricordare Emanuele Zilli, missino morto nel lontano 1973.
Una iniziativa chiaramente inventata solo per provocare e che aveva trovato la giusta risposta dell'associazione dei partigiani e di tutta a sinistra locale. Anche il sindaco della città, Massimo Depaoli, un professore dis cuola, aveva ritenuto giusto presenziare al presidio di protesta.
Nonostante la posizione del Comune, comunque, la polizia si è schierata fin dall'inizio apertamente a difesa del manipolo di fascisti scesi in città da altre sedi (soprattutto da Milano, pare). Il presunto corteo di nostalgici è stato fatto sfilare lungo via Capsoni, via della Rocchetta, il ponte Coperto sul Ticino per poi arrivare in piazzale Ghinaglia. Nessun intervento per impedire lo sfoggio provocatorio di saluti romani lungo tutto il percorso.
Al contrario, la manifestazione antifascista – composta da gente di tutte le età, compresi alcuni ragazzi giovanissimi – veniva letteralmente schiacciata in fondo a Strada Nuova, e infine caricata.
Un paio di compagni sono stati feriti e hanno ricevuto le prime cure nei bar della zona.
Per capire l'aria: la lega non ha trovato di meglio che polemizzare con il sindaco, trovando “inopportuna” la sua professione di antifascismo.
Il comunicato del Comitato Lombardo Antifascista:
PAVIA: «CORTEI NAZIFASCISTI AUTORIZZATI E PRESIDI ANTIFASCISTI CARICATI SELVAGGIAMENTE».
Nella giornata di ieri, 05 novembre 2016, nella città di Pavia è stato autorizzato un corteo nazifascista e contestualmente negato il presidio agli antifascisti e democratici pavesi.
A questo punto la rete Antifascista di Pavia ha chiamato un “sit-in” pacifico in Piazza Ghinaglia per rivendicare che la nostra Costituzione nata dalla Resistenza non deve essere calpestata da simili oltraggi alla Democrazia.
Purtroppo per l’ennesima volta il pacifico sit-in antifascista è stato selvaggiamente caricato dalle forze dell’ordine producendo contusi e feriti più gravi tra chi voleva semplicemente che la memoria non fosse oltraggiata e le leggi del nostro paese rispettate.
Il Comitato Lombardo Antifascista condanna con forza e determinazione i comportamenti violenti di chi dovrebbe avere l’incarico di garantire l’ordine pubblico ed altrettanto condanna le scellerate decisioni delle autorità preposte che ancora una volta, in barba alle leggi vigenti, hanno concesso spazi ed agibilità politica a gruppi che si rifanno senza dubbio alcuno all’oscuro ventennio.
Comitato Lombardo Antifascista
Milano, 06 novembre 2016
Il temibile destinatario della educativa "carica di alleggerimento" è un compagno settantenne dell'Anpi.
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OSCAR
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