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25 ottobre, ore 10. Manifestazione per risarcire l’ingiusta detenzione

Non possiamo sottometterci a chi ha la forza ma non la ragione!
Manifestazione davanti il Parlamento, per denunciare il fatto che in Italia, può accadere che una persona sia detenuta ingiustamente per tanti anni e non venga mai risarcita!

Manifestazione davanti il parlamento, per rilanciare la battaglia sul diritto ad avere il risarcimento per ingiusta detenzione.
Sei anni di carcere speciale da giovane, all’etò di venti anni, per poi essere assolto in appello e definitivamente in cassazione dall’accusa di “partecipazione a banda armata (Prima Linea) con funzioni organizzative”, ma mai risarcito per questo errore giudiziario.
NON SOLO IO, OGNI ANNO CINQUEMILA PERSONE SI VEDONO RIGETTARE UNA LEGITTIMA ISTANZA, PER RISARCIMENTO DA INGIUSTA DETENZIONE, CON MOTIVAZIONI DA “SANTA INQUISIZIONE”!
Sono trenta anni che ci battiamo invano per questa giusta causa.
Ma le istanze sono sempre state respinte nelle sedi giudiziarie, con la motivazione delle “cattive frequentazioni”, che avrebbero tratto in inganno gli inquirenti!
Giuridicamente è chiaramente un comma anticostituzionale, per questo organizziamo una manifestazione-presidio davanti il parlamento, per  cercare di trovare una soluzione a una giusta rivendicazione, non solo mia ma di tantissime altre persone.
Su settemila domande annue presentate per risarcimento da ingiusta detenzione, ne vengono accolte al massimo mille e cinquecento!
La altre, come la mia istanza, bocciate per il giudizio morale di aver avuto cattive frequentazioni, giudizio che non ha nessuna rilevanza penale!
Oltretutto andrebbe anche estesa la retroattività per un diritto così importante!
L’inviolabilità della libertà personale è un diritto inalienabile.
Se lesa va risarcita!
Basta trovare scuse ed escamotage da parte dello Stato italiano e degli organi giudiziari.
I politici e i parlamentari in particolare non hanno mai fatto nulla per questo.
Potrebbero abolire questo comma!
Ma non lo fanno e non fanno nessuna battaglia di questo genere.
I soldi servono per loro e per i manager pubblici ecc, non per i diritti sociali e per chi andrebbe risarcito perché privato ingiustamente della libertà personale, che è un fatto gravissimo!
Andrebbe abolito il comma che vieta il risarcimento per ingiusta detenzione per un giudizio comportamentale e non penale,
E speriamo che qualcuno denunci questo anche alla Consulta per incostituzionalità!
E’ doveroso riprendere la lotta, organizzando  una manifestazione davanti il parlamento!
Non possiamo sottomerci a chi ha la forza ma non la ragione!

Giulio Petrilli
(comitato per il diritto al risarcimento per ingiusta detenzione a tutti/e)

adesioni:

Francesca Scopelliti (ex senatrice presidente Fondazione internazionale per la giustizia ” Enzo Tortora”)

Giovanni Russo Spena (giurista, ex senatore, attuale responsabile giustizia Prc)

Marcello Pesarini (Antigone Marche)

Italo Di Sabato (Osservatorio Repressione)

Haidi Gaggio Giuliani (ex senatrice)

Francesca Siciliani (avvocata, ex sindaca Balsorano)

Gianni Melilla (deputato Mdp articolo 1)

Piero Sansonetti  (direttore quotidiano il Dubbio)

Maurizio Acerbo (segretario nazionale Rifondazione Comunista)

Francesco Orazi (docente università politecnico delle Marche)

Filippo Torretta (avvocato)

Antonio Iacovoni (ex assessore Regione Abruzzo)

Piergiovanni Battibocca (attivista diritti umani)

Antonio Nardantonio (consigliere  comunale L’Aquila)

Giuseppe Catena (operatore scolastico)

Nicola Iannarelli (componente  comitato diritto per il risarcimento per ingiusta detenzione a tutte/i)

Enzo Juvalè (operatore tv)

Daniele Masciovecchio (fotografo)

Laura Rapone (operatrice culturale)

Stefano Trovato (cooperatore sociale)

Gabriele Catena (studente universitario)

Svetlana Tancic (cittadina serba – operatrice culturale)

Franca Tarquini (impiegata)

Monica Catena (studentessa universitaria)

Pietro Vittorini (impiegato)

Carlo Dearca (Rifondazione Tonnara- Sardegna)

Francesco Mazzera (operatore sociale)

Andrea Bartolomeo (attore teatrale)

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