Dal 21 al 23 novembre, Noi Restiamo ha organizzato un tour nazionale con compagne e compagni provenienti dalla Catalogna, militanti della Sepc e di Arran, organizzazioni giovanili e studentesche indipendentiste. Giovedì 23 novembre è fissato l’appuntamento di Torino. Abbiamo chiesto un’aula del Campus Einaudi per ospitare l’iniziativa e, nonostante la correttezza formale della richiesta, uguale a tutte quelle formulate in questi anni, l’aula ci è stata negata con il pretesto che avremmo fornito informazioni non sufficienti.
Naturalmente è scontato che si tratti di una scusa e che le ragioni del rifiuto siano politiche, come già avvenuto nel maggio 2016 quando UniTo negò l’aula per un’iniziativa sulla questione palestinese della campagna Studenti contro il Technion, di cui facciamo parte, campagna che si batte contro la collaborazione del nostro ateneo con il complesso militare-industriale israeliano che porta avanti materialmente l’occupazione palestinese. Si tratta evidentemente di questioni scomode per un ateneo impegnato in una dura battaglia per diventare di serie A, e in cui alla libertà di espressione e alla democrazia professate nonché alla tanto decantata vocazione per l’internazionalizzazione fa seguito una vera e propria censura verso le tematiche scomode.
Non si capisce, infatti, perché l’università non possa ospitare un dibattito sulla delicatissima questione della Catalogna con giornalisti e militanti di forze politiche che stanno portando avanti un processo di portata storica. O forse sì, se pensiamo alla portata di rottura che questo processo sta dimostrando non solo nei confronti dell’autoritario stato spagnolo, ma anche nei confronti di quella stessa Unione Europea che sta attivamente sostenendo la repressione della volontà popolare chiaramente espressa dal referendum dell’1 ottobre. E alla quale gli atenei che vogliono diventare di serie A devono fare attenzione a non pestare i piedi.
Ci troviamo comunque giovedì 23 novembre alle 17 nella Main Hall (Atrio) del Campus Einaudi per fare l’incontro
No alla censura di UniTo! Endavant poble català!
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