Ieri, 12 aprile, si è svolto a Lisbona una riunione propedeutica all’incontro per la nascita di un “movimento comune” tra France Insoumise di Jean-Luc Melenchon, gli spagnoli di Podemos e il Bloco de Ezquerda portoghese. A Napoli invece si è tenuto un incontro tra una delegazione di Podemos in viaggio in Italia, e una delegazione di Potere al Popolo.
L’incontro di Lisbona vede emergere l’idea che le tre formazioni lancino campagne congiunte nei loro rispettivi paesi. La prima riguarderà la lotta contro la frode e l’evasione fiscale. Un modo anche per France Insoumise di rispondere al leader del partito socialista Benoît Hamon e al suo movimento Generation S, che ha stretto un’alleanza con DiEM25, la struttura guidata da Yanis Varoufakis, ex ministro delle finanze greco.
L’iniziativa trilaterale tra le forze della sinistra popolare in Francia, Spagna, Portogalli è ancora agli inizi. Anche se non ci possono essere liste transnazionali France Insoumise sarebbe comunque felice di vedere attivisti di Podemos e del Bloco de Ezquersa tra i suoi candidati per le elezioni del maggio 2019, se residenti in Francia. “Sarebbe un buon modo per dimostrare il nostro internazionalismo”, dicono a FI. In Spagna, Podemos non ha voluto confermare che parteciperà ad una lista congiunta con Bloco e France Insoumise.
Perché, nonostante le numerose distanze ideologiche e i legami di amicizia tra le tre formazioni, esiste un ostacolo politico: il famoso “Piano A, Piano B”, sostenuto da France Insoumise, che è al centro del suo programma europeo. Il raggruppamento di Melenchon sostiene l’idea di un “piano A” – “uscita concertata dai trattati europei” e “negoziazione di altre regole” – e di un “piano B” – “uscita dei trattati europei unilaterali dalla Francia” – in caso di fallimento del primo approccio. I francesi sostengono di non rinunciare mai al Piano B ma che questo resta l’asse della propria strategia nazionale.
La formazione di Pablo Iglesias non accetta di condividere questo punto come quello di un possibile programma congiunto, poiché l’attaccamento degli spagnoli – anche della sinistra – alla costruzione dell’Europa rimane forte. “Il 2019 è un appuntamento fondamentale per la ri-articolazione della politica europea di fronte all’ascesa dell’estrema destra sul continente e alla chiusura dogmatica di Bruxelles. Siamo chiamati a svolgere un ruolo di riferimento e di direzione per articolare un’alternativa democratica, popolare e in favore dei diritti umani e della sovranità popolare. In questo senso, porteremo avanti diverse iniziative con i nostri alleati” afferma Podemos.
Alla fine dell’incontro di giovedi, le tre organizzazioni hanno sottoscritto un documento comune. “E ‘tempo di rompere il camicia di forza dei trattati europei che impongono l’austerità e incoraggiano dumping fiscale e sociale che non hanno risolto i “problemi strutturali” che hanno portato alla crisi di un decennio fa” è scritto nel documento.
“E’ tempo per coloro che credono nella democrazia facciano un passo in avanti per spezzare quella spirale inaccettabile”, dice il comunicato.
“Siamo stanchi di aspettare. Lavoriamo per costruire un nuovo ordine del giorno per l’Europa. Un ordine democratico, giusto ed equo di rispetto della sovranità dei popoli. Un ordine all’altezza delle nostre aspirazioni e le nostre esigenze Un nuovo ordine, al servizio delle persone “, conclude il documento.
Le forze che animano questa iniziativa si trovano nello spettro della sinistra europea, ma solo il Bloco de Ezquerda fa parte del Partito della Sinistra Europea.
A Napoli contemporaneamente, una delegazione di Podemos si è incontrata con una delegazione di Potere al Popolo.
Qui di seguito il comunicato di Potere al Popolo a seguito della riunione:
Mentre a Lisbona la France Insoumise, il Bloco de Esquerda e Podemos firmavano un accordo per un movimento europeo dal nome “Ora il popolo”, noi ci confrontavamo con Miguel Urbán, eurodeputato di Podemos, Amelia Martinez Lobo, Segretaria Europa di Podemos ed Eleonora Forenza, eurodeputata italiana.
Un bel momento di approfondimento sulla situazione politica e sociale europea, sulle ultime tornate elettorali in Italia e Ungheria, per organizzarci insieme contro l’avanzata del razzismo e delle destre, per contrastare le politiche liberiste, per cambiare alla radice il modo in cui viene prodotta e distribuita la ricchezza.
Oggi più che mai è necessario un nuovo internazionalismo!
Potere al Popolo
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