Mercoledi 25 aprile, in molte piazze di varie città italiane, troverete i banchetti per la raccolta delle firme sulla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per ottenere il referendum sui Trattati europei promossa dalla Piattaforma Eurostop. Sui banchetti troverete da firmare anche la legge di iniziativa popolare per abrogare e riscrivere l’art.81 in Costituzione.
Venticinque anni di tagli alla sanità, alle pensioni, ai salari; di distruzione della scuola e dell’università pubbliche; di cancellazione dei diritti dei lavoratori, di privatizzazione delle banche e delle aziende. Secondo tutti i dati ormai verificabili, i costi dell’adesione del nostro paese all’Unione Europea sono stati più pesanti dei benefici e si sono dimostrati un massacro sociale che sembra non avere fine.
La Legge di Iniziativa Popolare presentata dalla Piattaforma Eurostop chiede la possibilità di potere svolgere un referendum per consentire alla popolazione di decidere se continuare a rimanere nell’euro e nell’Unione Europea oppure uscire e costruire un’altra alleanza di paesi e popoli fondata sulla giustizia sociale, la solidarietà, la cooperazione.
Ma non c’è solo questo nella campagna che comincia a prendere corpo nel paese e nell’agenda politica. Nel 2012 il governo Monti/Fornero e la Banca Centrale Europea hanno imposto la modifica dell’art.81 della Costituzione introducendo l’obbligo del pareggio di bilancio. Questo articolo, insieme al Fiscal Compact imposto dall’Unione Europea, impongono nei prossimi anni ulteriori tagli alla sanità, alle pensioni, ai salari, alle spese per la scuola, agli investimenti pubblici.
La Costituzione è fondata sulla giustizia e non sul massacro sociale, sull’uguaglianza e non sulla supremazia del profitto privato. L’art.81 approvato dal Parlamento nel 2012 va abrogato e riscritto completamente, per questo forze come Usb, Potere al Popolo ed altre chiedono di firmare la proposta di legge per abrogare e riscrivere l’art.81 in Costituzione.
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