Ma davvero dovremo anche assistere alla recita di Silvio Berlusconi che difende il pluralismo in RAI e la libertà d’informazione? Sì, proprio colui che da presidente del consiglio emanò l’editto bulgaro contro giornalisti e artisti non allineati. Che, per alcuni – tra cui Sabina Guzzanti e Daniele Luttazzi – vale ancora oggi. Sì, proprio il padrone di Mediaset, nota sede di pluralismo esemplare, che è persino riuscito a far eleggere un suo dipendente quale presidente della commissione di vigilanza sulla RAI. Lo ha fatto con l’accordo della Lega, con quello del M5S e soprattutto con quello del PD. Che oggi, assieme a quella sua sempre più inutile corrente esterna chiamata LEU, prega il signore di Arcore di fermare la pericolosissima presidenza RAI di Marcello Foa.
Sia chiaro non abbiamo alcuna simpatia per il giornalista italo-svizzero; le sue posizioni politiche sono all’opposto delle nostre e il solo fatto di essere designato in quota Salvini per noi lo definisce, anche se nel passato ha assunto posizioni controcorrente sulle guerre “umanitarie” dell’Occidente e sulle politica di austerità della UE.
Ma la campagna di PD, LeU e Forza Italia, sostenuta dai principali giornali, contro Foa nel nome della libertà di informazione, è quanto di più ipocrita, sfacciato e bugiardo ci tocchi di subire. Gli spin doctor – così si chiamano gli autori delle campagne di propaganda che i mass media veicolano e creano quel “percepito” che cancella la realtà, ma fa vincere le elezioni – dei vecchi governanti ora all’opposizione denunciano il rischio che con la nuova presidenza RAI siano dominanti il “sovranismo” e il “populismo”. Essi temono un nuovo pensiero unico e sanno di che parlano, visto che sul dominio assoluto del pensiero unico liberista e guerrafondaio hanno edificato le proprie fortune.
Noi che combattiamo tutte le balle di regime – sia quella secondo cui sarebbe necessario difendersi dell’invasione dei migranti, così come quella secondo cui jobsact, legge Fornero e fiscal compact siano cose buone e giuste -, noi che passiamo la vita e le lotte a combattere contro le fake news del potere, noi in questa guerra tra spin doctor di opposte tendenze non ci schieriamo proprio. Ognuno di loro è il bue che dà del cornuto all’asino avverso.
Noi non scegliamo tra il regime di balle targato Renzi e Berlusconi e quello targato Salvini, li combattiamo entrambi.
Quanto ai mass media, che quindici anni fa hanno portato ovunque l’immagine di Colin Powell che mostrava all’Onu la fialetta che avrebbe dovuto provare le armi letali di Saddam Hussein; quei media che hanno diffuso senza critiche la più grande falsificazione del dopoguerra, servita a scatenare una guerra catastrofica che dura ancora; quei media che ogni giorno ci raccontano le veline del potere presentandole come realtà assoluta… quei media non sono “la libertà d’informazione”, ma un ostacolo a che essa possa esistere.
Il PD nel passato ha imbrogliato milioni di persone chiedendo sostegno contro Berlusconi e ora chiede il sostegno di Berlusconi per fermare Foa. Chi gli può credere più?
No, noi nella sporca guerra per la RAI non ci caschiamo proprio, basta con le fakenews.
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Alessandro Tosolini
E cosa avrebbe Foa che non va a parte le posizioni politiche?
Mario
Scusatemi , ma non ho capito il senso dell’articolo.
Berlusconi e il Pd sono contrari a Foa perchè ormai l’abbiamo capito tutti che sono neoliberisti alleati.
La Sinistra vera dovrebbe avere l’orticaria al solo sentire il nome di uno come Foa che posta articoli di Casa Pound , sostiene le stesse posizioni di Salvini sull’emigrazione , ha scritto per decenni per “Il Giornale “ . macchina del fango per definizione , che non ha mai protestato quando Berlusconi sbatteva fuori dalla Rai un grande giornalista come Enzo Biagi.
Per essere brevi: io Foa mi sento di criticarlo da sinistra , ma non per questo mi sento sullo stesso livello di Fi e Pd.
È un uomo che piace alla destra nazionalista , Lega ,Casa Pound ,Fdi e nella più classica delle lottizzazioni lo ha piazzato alla Presidenza Rai , ma dovreste spiegarmi perchè dovrei astenermi dal criticare da elettore di PAP.
Che facciamo , siccome lo criticano Berlusconi e Renzi ce ne stiamo zitti?
Redazione Contropiano
Il senso dell’articolo è che non ci facciamo tirare a sostenere le argomentazioni di Pd e Repubblica, ma che combatteremo anche questo nuovo assetto dell’informazione tv esattamente come abbiamo fatto con la gestione uscente. La “macchina del fango” cambierà segno, naturalmente, così come quella della censura (Potere al Popolo, in Rai e Mediaset, è come non esistesse, se non negli spazi minimi dovuti in campagna elettorale). Ma non che ORA la libertà di informazione diventa a rischio; sono decenni che nei media mainstream si dà un’immagine falsata del mondo, con piccole variazioni al cambiare delle maggioranze.
Alessandro Tosolini
Mario, non devi condividere le sue spiegazioni politiche, mi devi spiegare perché Foa non sarebbe una persona seria, imparziale ecc. solo perché questo governo ci fa schifo (ed effettivamente su tutto il resto mi fa schifo). Stiamo parlando di uno che ha fatto una conferenza col compagno Vladimiro Giacché, la campagna diffamatoria di Corriere, Espresso e Repubblica che lo dipinge come un Satana razzista lasciamola perdere.