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Le strade bruciano, la gente muore, ma i vigili del fuoco sono lontani per “superiori esigenze di bilancio”

Bologna e Lesina rappresentano due diverse tragedie, avvenute sulle strade italiane, che devono fare riflettere anche sull’importanza del soccorso pubblico. Il bilancio è stato terribile e i vigili del fuoco che hanno operato non si sono risparmiati in nulla. Né gli è stato risparmiato nulla: non un fotogramma dell’orrore è sfuggito ai loro occhi, velati dal sudore per le infernali condizioni di intervento e dalla commozione perché, per quanto si possa aver fatto l’abitudine a certi scenari, la morte e il dolore ti scuotono da dentro.

Sembrerebbe cinico rivendicare oggi attenzione, farlo in occasioni come queste, ma i riflettori su noi vigili del fuoco si accendono soltanto quando avviene una tragedia. Restano invece spenti quando siamo vicini alla gente nell’ordinaria quotidianità, assistendo tutti e tutto con un’opera incessante che è anche di salvaguardia del territorio.

Purtroppo siamo nell’anno del pareggio di bilancio e proprio nel soccorso pubblico questo si traduce con 301 mila chilometri quadrati di territorio praticamente inaccessibili a tempestivi interventi  dei vigili del fuoco. Per salvare una vita bastano meno di dieci di muniti, ma per raggiungere certi luoghi di questa Italia i dieci minuti spesso raddoppiano, triplicano, quadruplicano, per quanti salti mortali si facciano per prestare soccorso a chi chiede aiuto.

Bologna è la punta dell’iceberg. Lesina la sua parte sommersa, invisibile. E noi? Noi vigili del fuoco siamo sopra o sotto la linea di galleggiamento dell’iceberg?
Al governo che si dice del cambiamento chiediamo di cambiare in meglio il trattamento dei vigili del fuoco, che sono una risorsa sociale e un modo diretto di dimostrare attenzione verso la popolazione. “Trattamento” non significa solo stipendio, ma anche dotazioni, mezzi, infrastrutture.

Deve cambiare anche la politica verso tutto il mondo del lavoro, perché di lavoro si muore sempre di più. Si muore per tornare dai luoghi di sfruttamento del lavoro nero e si muore per un trasporto pericoloso. Ma si rischia la vita perché la prevenzione, la salvaguardia e quindi i presidi dei vigili del fuoco non sono messi in grado, spesso, di operare al massimo delle proprie possibilità.

L’Unione Sindacale di Base è impegnata in una trattativa con il governo per migliorare le condizioni generali dei vigili del fuoco, che significa migliorare anche le condizioni generali del paese. Ma spesso abbiamo l’impressione che la politica sia distratta.

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