Nazionalizzazione per strappare i beni pubblici ai prenditori privati. Nel pomeriggio di ieri presso la direzione della Società Autostrade concessionaria e responsabile del viadotto Morandi di Genova, un gruppo di attivisti ha realizzato un blitz con vernice, fumogeni ed uno striscione appesa vicino all’entrata della sede di via Bergamini a Casalbruciato. Nel crollo del ponte di Genova per l’incuria della manutenzione e la mancanza di controlli, sono morte 43 persone.
Un blitz rapidissimo, senza incidenti o conseguenze per nessuno, che gli esponenti Noi Restiamo fanno sapere di aver organizzato per denunciare la rapina dei privati sui beni pubblici e per sostenere la proposta della nazionalizzazione delle infrastrutture e dei servizi strategici per il paese. Una proposta che sarà al centro della manifestazione nazionale a Roma del prossimo 20 ottobre.
In mattinata invece un’altra azione lampo di contestazione era stata organizzata da O.S.A (Opposione Studentesca d’Alternativa) contro la sede del comitato promotore per la privatizzazione dell’Atac in zona Trastevere durante la manifestazione degli studenti medi nel quadro della giornata nazionale di mobilitazione delle scuole. Anche qui slogan contro la privatizzazione dei servizi pubblici e per le nazionalizzazioni degli stessi.
Giovedi sera invece con una scritta rivendicata sempre dalla Campagna Noi Restiamo, è stata sanzionata la sede di una cooperativa che specula sull’accoglienza dei migranti, accoglienza che dovrebbe essere gestita dal pubblico, senza diventare un pozzo senza fondo per le tasche dei privati.
Prossimo appuntamento sabato 20 ottobre a Roma, per le nazionalizzazioni dei servizi e dei beni pubblici e contro il securitarismo del governo.
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