I templari della legalità la definiranno una azione preventiva, quelli che hanno il senso della realtà la definiscono con il suo nome: intimidazione.
E’ quanto accaduto a Milano nella mattinata di ieri. Le scuole sono chiuse e gli studenti di Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa) per fare una assemblea in preparazione della manifestazione del 25 aprile si riuniscono in un parco pubblico.
L’aria e il clima, complice la Primavera, non sono certo bellicosi, al contrario. Ma dopo un po’ arrivano prima due, poi quattro, infine dieci agenti della Digos a schedarli. Chiedono informazioni su Osa, sulle affiliazioni politiche. In qualche modo si interfacciano con i carabinieri che a Roma da mesi stanno appiccicati alle costole di questa nuova rete di studenti medi attiva negli ultimi mesi sulla scena politica delle mobilitazioni. Andando via li ammoniscono.
Ma cosa hanno di diverso questi studenti da quelli che hanno manifestato per Friday for Future qualche settimana fa per meritare queste spiacevoli attenzioni? Non hanno tutti le trecciotte come Greta, ma sono altrettanto consapevoli che il loro futuro se lo dovranno conquistare lottando. A cominciare dall’assemblea che è stata riconvocata per oggi.
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Su quanto accaduto ieri a Milano qui di seguito il comunicato degli studenti di Osa:
Oggi, poco prima dell’assemblea pubblica verso il 25 aprile, si sono presentati diversi agenti in borghese che hanno preteso e ottenuto i nominativi e i documenti degli studenti presenti. Hanno più volte ribadito di non avere una ragione specifica per compiere il gesto, ma di voler solo controllare la situazione.
Hanno detto di essere a conoscenza delle comunicazioni tra collettivi e hanno raccomandato di restare nella “legalità”. Hanno inoltre scattato foto allo striscione, al luogo e ai militanti.
Crediamo che questo sia un grave atto intimidatorio verso chi liberamente e legittimamente si organizza per rivendicare i propri diritti e la propria opinione politica.
Non ci faremo intimorire e parteciperemo al 25 aprile per ribadire che l’antifascismo di classe resiste all’oppressione e al sistema imposto nelle scuole, nei quartieri, nella vita delle persone.
Perciò domani, venerdì 19 alle 15:30 in Piazza Leonardo da Vinci, ci riuniremo nuovamente per organizzare la nostra presenza al corteo del 25 Aprile.
Ai nostri posti ci troverete, ora e sempre RESISTENZA.
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