Dicono che bisogna dare i soldi di Radio Radicale ai terremotati. Oppure che bisogna dare ai terremotati i soldi per i migranti.
«Dicono» nel senso che a sostenere questa tesi è gente che avrebbe responsabilità di governo o che fa politica e che dunque sa (o dovrebbe sapere) che è una stronzata.
Già, perché i soldi per i terremotati ci sono: sono previsti (o rendicontati) in ogni finanziaria, ci sono dei decreti, c’è persino un accordo tra Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti per lo stanziamento dei fondi per la ricostruzione privata.
Il problema è che questi soldi non vengono spesi. Perché? Fondamentalmente per i motivi che in quattro gatti cerchiamo di raccontare ormai da tre anni, tra l’indifferenza più o meno generale e le menzogne spudorate di certe forze politiche: mancano i piani per la ricostruzione; l’eccessivo numero di leggi, leggine e ordinanze rende impossibile la vita ai cittadini e il lavoro dei funzionari pubblici; fondamentalmente manca la volontà politica di ricostruire.
E i terremotati non vengono mai presi in considerazione, subiscono delle scelte prese altrove, ben al di sopra delle loro teste, spesso per motivi puramente propagandistici, dunque alieni rispetto alla realtà dei fatti, buoni giusto per alimentare la macchina della propaganda e prendere qualche voto in più.
Dunque, chi cerca di mettere i terremotati contro i migranti, o chi vuole silenziare Radio Radicale – o certa stampa tipo il manifesto e Avvenire – con la scusa dei soldi per il sisma che non ci sarebbero (e invece ci sono ma non vengono toccati), è un bugiardo e una persona che moralmente fa schifo, perché utilizza una tragedia per la propria sete di potere.
Arquata del Tronto, 31 ottobre 2019. Resistere agli anni e ai governi che passano.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa
Flavio Bacchetta
Cliccate e leggete, grazie
https://contropiano.org/news/politica-news/2019/11/21/sisma-centro-italia-il-diavolo-in-un-dettaglio-0121027