Oggi a Torino la manifestazione nazionale, appuntamento alle ore 13.30 a Piazza Statuto. Ieri sera sono stati intanto scarcerati ma posti agli arresti domiciliari i due militanti No Tav Giorgio Rossetto e Mattia Morzuoli arrestati alcune settimane fa per le manifestazioni NO Tav di luglio.
Le lotte popolari non si arrestano. Nicoletta libera, tutti i notav liberi subito!
Alla vigilia di capodanno Nicoletta Dosio, comunista, NO TAV e membro del Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo!, è stata portata in carcere. Condannata, insieme ad altri 11 militanti, a scontare pene fino a 2 anni per una manifestazione in Valsusa del 2012. Ma questa è solo l’ultima di una lunga serie di persecuzioni che ha dovuto subire il movimento NO TAV, tanto che in carcere già si trovavano altri tre militanti: Giorgio, Mattia e Luca.
Criminalizzare chi protesta è purtroppo un tratto distintivo del nostro Paese: non solo i NO TAV, ma chiunque si batta per il lavoro, per i diritti e per l’ambiente lo ha sperimentato sulla propria pelle. I Decreti Sicurezza – oltre che distruggere la vita di tanti immigrati – hanno inasprito tremendamente le pene contro chi osa alzare la testa, come ci dimostra il caso dei lavoratori di Prato, condannati a pagare 4000 euro a testa di multa per aver scioperato dopo 7 mesi di stipendi non pagati.
Nicoletta ha scelto di rinunciare ai domiciliari per squarciare il silenzio che da anni è calato sulla repressione ai danni di chiunque lotti per migliorare il nostro paese. Dal suo arresto abbiamo lanciato presidi in tutta Italia insieme ai tantissimi che hanno voluto portare solidarietà ad una lotta che considerano la lotta di tutti. Perché la lotta NOTAV non è “solo” una lotta in difesa di territorio e salute, ma una lotta per un futuro diverso i cui contino i bisogni delle persone e non i profitti di pochi.
Perché solo chi lotta può davvero cambiare le cose. Per questo è importante non lasciare sola Nicoletta e il movimento NOTAV. Perché il movimento NOTAV è l’esempio che costruire una lotta popolare, diffusa, capillare ed efficace è possibile. E’ questo esempio che vorrebbero cancellare, per toglierci ogni speranza di poter trasformare questo mondo in un luogo più giusto.
Lottare per difendere ambiente e salute, non può essere un motivo per finire in carcere. Vogliamo l’immediata liberazione di Nicoletta, Luca, Giorgio e Mattia, il ritiro di tutti i provvedimenti repressivi contro i militanti del movimento NO TAV e una amnistia sociale per tutti coloro che lottano per i propri diritti e per una società più giusta e più libera.
Le lotte popolari non si processano!
Libertà per Nicoletta e per tutti i notav!
Sabato 11 gennaio tutti al corteo NOTAV di Torino!
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