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Anche oggi lavoratrici e lavoratori si sono fermati per la salute. Il protocollo sicurezza non va bene

Anche oggi non si fermano le lotte dei lavoratori contro la decisione di mantenere aperti fabbriche, centri commerciali, uffici, stazioni, porti, aeroporti, hub e magazzini della logistica, anche quando non si tratta di servizi essenziali.

Tutto questo accade perché governo e Cgil, Cisl, Uil, si piegano ai voleri di Confindustria, come dimostra il cosiddetto protocollo sicurezza firmato sabato scorso, pomposamente definito “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID 19 negli ambienti di lavoro”, che oggi, lunedì 16 marzo, si trasforma in Dpcm.

Un protocollo che lascia in realtà mano libera ai padroni, con tanto di deroghe ufficiali ai decreti governativi. Un vero e proprio atto di tradimento dei lavoratori. Le produzioni e le attività non essenziali devono fermarsi subito, garantendo salute, salario ed occupazione.

Di seguito la cronologia, in aggiornamento continuo, delle lotte e delle iniziative promosse dall’Unione Sindacale di Base.

Lunedi 16 marzo

Commercio – I lavoratori del punto vendita Orvea di Trento scioperano per mancanza dei DPI

Industria – USB e la RSU della Flex di Trieste hanno proclamato 48 ore di sciopero, dalle 6 di lunedì 16 alle 6 di mercoledì 18

Industria – Alla Cebi Italy Spa di Osimo (Ancona) sciopero per l’intera giornata

Servizi Ambientali – A Cosenza in stato di agitazione i dipendenti di L’Ambiente srl, appaltatrice del servizio di pulizia degli spazi comunali

Domenica 15 marzo

Terzo Settore – USB proclama lo stato di agitazione per i servizi del Terzo settore e delle Cooperative Sociali

Sabato 14 marzo

Commercio – USB ha dichiarato lo sciopero nazionale a oltranza di commercio e GDO per tutelare lavoratori e consumatori

Industria – Alla Sevel di Atessa (Chieti), indetto lo sciopero

Industria – Alla FCA di Termoli USB indice lo sciopero a oltranza a partire dalle 6

Servizi Ambientali – USB ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della ATI Busso, cantiere di Ragusa

Trasporti – USB ha proclamato lo stato di agitazione in tutto il settore (nel quale gli scioperi sono vietati fino al 3 aprile): aereo, marittimo, trasporto pubblico e privato locale, ferroviario. La richiesta è di mettere in sicurezza i lavoratori, fornendo dispositivi di sicurezza, sanificando mezzi e ambienti, per la salvaguardia e la salute di dipendenti e popolazione

Vedi la cronologia completa anche dei giorni scorsi e in aggiornamento

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