Menu

Coronavirus. Troppa gente in giro? Allora chiudete le attività non essenziali

A conferma di quanto avevamo denunciato ieri sul nostro giornale, una mappatura  delle aree a maggiore intensità pandemica nel paese – e soprattutto in Lombardia – coincide pesantemente  e quasi perfettamente  alle aree a maggiore attività industriale e logistica.

Il rosso, nella cartina a sinistra indica i maggiori focolai della pandemia, in quella a destra l’intensità degli impianti produttivi.

Diventa così drammaticamente evidente come la perdurante mobilità di migliaia di persone – e di potenziale diffusione del contagio – sia dovuta al fatto che molte imprese anche non essenziali, continuino a lavorare e a far andare i dipendenti al lavoro.

Sia nelle strozzature del trasporto (vedi metropolitane o treni locali) sia nei luoghi di lavoro, si creano così condizioni estremamente più pericolose per il contagio di quanto lo sia il solitario – e ormai demonizzato – runner che si fa una corsa per strada (ormai i parchi sono stati chiusi).

Ripetiamo alle autorità e alla Confindustria: volete arrivare rapidamente al coprifuoco ma assicurandovi che ci sia carne da macello da tenere in produzione? Dite esattamente le cose come stanno, almeno non prendeteci per il culo.

Riconsoliamoci con questa parafrasi “politicamente orientata” di Altan

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

4 Commenti


  • Sandro sciarrini

    Ottima deduzione sono un dipendente di una grossa multinazionale del ternano ci stiamo battendo in ogni modo per restare a casa ma nessuno ci ascolta i sindacati sono inetti difronte al potere aziendale che esige produzione …serve qualcosa a livello nazionale ci sentiamo in pericolo…


  • Stefano

    Sono d’accordo, non sono le poche persone per strada a contribuire a questo aumento esponenziale anche se resta giusto muoversi il meno possibile e si sa anche che la Lombardia è piena di medie imprese e fabbriche ma bisognerebbe avere dei dati precisi, quella è la mappa delle medie imprese italiane totali, non di quelle aperte https://www.mbres.it/en/publications/italian-medium-sized-enterprises?fbclid=IwAR0VUJe7Xr-KIBvrWgM4fOYVVNuRurGjIcF552DHmLDOnx3X5lX75oCilTA


  • giorgino

    sembra quasi un tentativo di costruzione del “mostro”, chi va a fare una passaggiata diventa untore, invocano l’esercito contro tali untori e multe di 3000 euro. Così uno se la la prende con chi esce di casa per non impazzire, e non con assolombarda ostinatamente ostile alla chiusura delle fabbriche


  • giorgino

    sembra quasi un tentativo di costruzione del “mostro”, chi va a fare una passaggiata diventa untore, invocano l’esercito contro tali untori e multe di 3000 euro. Così uno se la la prende con chi esce di casa per non impazzire, e non con assolombarda ostinatamente ostile alla chiusura delle fabbriche. Sembra anche che costruiscano l’ “eroe”, termine usato dai commentatori mainstream, altra faccia dello stesso meccanismo, l’eroe sarebbe il medico e l’nfermiere contagiati o morti causa coronavirus. Non dovremmo avere bisogno di gente che muore per produrre o per curare, e semmai sarebbero “martiri”, martiri della classe operaia, giacchè muoiono come carne da macello per i profitti o causa tagli al personale ospedaliero e presidi sanitari.. tra l’altro, medici ed infermieri che muoiono contagiati, non infettano a loro volta i pazienti, che vanno a fare il tamone e magari non sono neanche ammalati di covid 19 ? Sembra tutta una impalcatura ideologica, eroi e passeggiatori/disertori, ed il Capiitale a tirare le fila di tutto, per il suo profitto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *