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Cronaca di una giornata di ordinaria stupidità in Regione Lombardia

Sono in preda al ballo di San Vito e si vede!

La giornata di ieri è risultata emblematica per i comportamenti manifestati da parte degli esponenti della Giunta lombarda a seguito de “il caso dei camici” e la sentenza del TAR sui test sierologici.

A dispetto di quest’ultima, l’ormai famosissimo Gallera, nelle consuete dichiarazioni alla stampa, non ha saputo far altro che addurre a “giustificazione” del perché si fanno i test ed il loro beneficio in funzione della ricerca diagnostica, bypassando completamente l’iter seguito per aggiudicarlo alla Diasorin.

Ieri è stata la giornata in cui è saltata una testa, più precisamente quella del Direttore Generale al Welfare, Luigi Caiazzo, sostituito per l’occasione dall’ormai ex Direttore degli Spedali Civili di Brescia, Marco Trivelli.

Ma i nostri novelli maghi illusionisti non si sono fermati qui. Dal cilindro delle sorprese ecco uscire un atto politico che dovrebbe avere lo scopo di gettare altro fumo negli occhi: è stata approvata una mozione nel cui testo si richiedono chiarimenti alla Repubblica Popolare Cinese riguardo alla “non tempestività” e alle “mancate comunicazioni” in merito allo sviluppo dell’epidemia.

Si apprende da fonti giornalistiche che tale mozione, in origine, conteneva addirittura la richiesta di “risarcimento danni” alla stessa Cina. Insomma, perdonate il francesismo, hanno la faccia come il culo!

Ma non contento degli exploit odierni, l’immarcescibile Gallera preannuncia una nuova magia per la settimana prossima. Quale? Un nuovo piano per il “potenziamento delle rianimazioni”. Uno sguardo al passato ed ecco l’autunno che incombe. Non c’è che dire, questa si che è prevenzione! Quindi meglio rimandare. Ed il menù del giorno, di per se abbastanza ricco, tanto è vero che prosegue con un altra “chicca”.

Sì, perché le informazioni più ghiotte sono quelle riferite alle nuove disposizioni per il futuro, sotto forma di delibera, riguardanti le RSA. Esse contengono la definizione delle responsabilità a capo delle stesse RSA per la ripresa delle attività, dopo l’alta percentuale di morti avvenute fino a non poche settimane fa.

La delibera indica che deve essere predisposto un piano adeguato e dettagliato per il funzionamento delle RSA, con specifica indicazione di un referente interno per il Covid 19 e il tutto, a sua volta, deve essere inoltrato alla Ats di competenza. La delibera prevede inoltre che le Ats abbiano anche una non meglio identificata “funzione di coordinamento” tra gli enti e gli ospedali.

Ma come sempre, una sorpresina c’è. Se tra ospiti delle RSA qualcuno si dovesse ammalare è previsto il trasferimento in strutture sanitarie, ma non viene assolutamente specificato se debbano essere ospedali. Mistero! Ormai ci hanno abituato a tutto, questa è solo una tra le altre.

Rimane a noi poveri mortali, l’unica garanzia per porre fine a questi spettacoli indegni, senza neppur una pur minima decenza: la cacciata dell’intera Giunta dal Palazzo della Regione Lombardia.

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