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Milano. Tre piazze diverse contro il sistema Lombardia

Sabato 20 giugno a Milano, ci saranno ben tre piazze che, con declinazioni diverse, mettono sotto accusa il sistema Lombardia, ossia quel modello di potere che ha rivelato tutte le sue contraddizioni con la pandemia di Covid 19 che ancora colpisce, più pesantemente che altri territori, quella regione.

Da tempo si parlava di una giornata di mobilitazione che avesse in agenda tutte le contraddizioni: da quella sanitaria a quella economico/sociale, dalle responsabilità di una intera classe dirigente al suo commissariamento. Ma non si è ancora riusciti a trovare una sintesi comune, ragione per cui la protesta popolare si articolerà su tre piazze diverse.

Alle 15.00, l’appuntamento è sotto il palazzo della Regione Lombardia si svolgerà una manifestazione che si muove dietro lo slogan “Vogliamo Giustizia” e alla quale aderiscono diverse realtà sociali, autogestite e del sindacalismo di base.

Sempre alle 15,00, ma in Piazza Duomo, ci sarà l’iniziativa denominata “Salviamo la Lombardia”, dove diverse realtà politiche e associative si ritroveranno per ribadire la richiesta di commissariamento ma solo della sanità lombarda.

Infine alle 16.00 in Piazzale Loreto ci sarà il concentramento del corteo di realtà anarchiche e antagoniste con lo slogan “non vogliamo ritornare alla normalità”.

Potere al Popolo di Milano sarà presente al presidio sotto la Regione Lombardia e spiega in un comunicato le ragioni della sua adesione ma anche gli elementi di differenza sulle convocazioni delle piazze milanesi.

E’ urgente cominciare a pensare un’alternativa al Modello Lombardia scrive in una nota – Un modello che ha mostrato il suo fallimento con l’emergenza Covid 19 in corso. Un modello che non riguarda solo la sanità, ma anche la scuola, i trasporti, l’ambiente e le relazioni industriali. Con forti disuguaglianze nascoste sotto il tappeto, con una dipendenza dalla filiera produttiva tedesca, che ha spinto a chiedere prima ma anche ora una maggiore autonomia nel fallimentare tentativo di rimanere agganciati al cuore economico e politico della UE che ha tra i suoi alfieri tutti i partiti politici, dalla Lega di Fontana e Matteo Salvini al PD di Beppe Sala e Gualtieri”.

Su questo presupposti sabato scorso Potere al Popolo ha organizzato una partecipata assemblea pubblica in piazza del Tricolore, varie azioni dimostrative (all’Assolombarda e allo scandaloso Ospedale della Fiera) e un corteo fino alla Prefettura dove ha consegnato un documento con i propri obiettivi.

a) il commissariamento della giunta regionale della Lombardia; b) una commissione di inchiesta trasparente e partecipata dai comitati dei parenti delle vittime dell’epidemia; c) la fine del sistema di accreditamenti della sanità privata; d) le dimissioni del sindaco di Milano Sala e del sindaco di Bergamo Gori; e) lo stop al progetto di legge dell’autonomia differenziata

Per continuare la mobilitazione su questi temi riteniamo importante aderire e partecipare alle piazze che in parte o in tutto fanno loro queste nostre critiche. Per questo abbiamo deciso di aderire al presidio “Vogliamo giustizia” di sabato 20 alle ore 15.00 sotto la regione. Per chiedere anche noi giustizia per i 16.000 morti lombardi e cominciare a costruire un modello di sviluppo diverso”.

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1 Commento


  • Mario Bianchi

    Beh dai, i media mainstream non ci cacano mai di solito quando manifestiamo e invece stavolta perfino La7 se n’è accorta… ovviamente per stigmatizzare il “non rispetto” del distanziamento di chi stava in piazza! Ultras napoletani e quei bolscevichi di Potere al Popolo (e ovviamente potevano mancare i ferocissimi anarchici?), questi sono i problemi… mica gli aguzzini di Confindustria!

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