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Le ambulanze di Torino, come i camion di Bergamo

Questa immagine viene da Torino. Una immagine che rappresenta simbolicamente lo sforzo a cui già ora sono sottoposti gli ospedali.

La seconda ondata della pandemia da Covid19 corre veloce.

Un pensiero e un sentito grazie va a tutto il personale sanitario che lotta per salvare vite con grande coraggio e dedizione.

Un pensiero e un abbraccio va a tutte e tutti coloro che affrontano la malattia e alle loro famiglie.

Un pensiero, e nessun ringraziamento, va allo spettacolo indecente che sta dando la Conferenza Stato-Regioni dove le misure a tutela della salute pubblica sono diventate oggetto di una selvaggia trattativa tra le parti. Un negoziato sulla salute pubblica mentre il tempo scorre, tempo utile a salvare vite umane.

Un pensiero e tanta rabbia va a tutte le dichiarazioni orribili uscite dalla bocca di presidenti di regione, politici, amministratori: da Toti che ha definito gli anziani “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”, a Conte che ribattendo a questa affermazione ha affermato lo stesso principio. Il principio per cui la vita delle persone conta in base a quanto profitto produce, “permisero il boom economico”.

A De Luca che sbraita e insulta le donne e il popolo campano a Fontana e Zaia che rimarcano quanto sia importante tenere aperte le attività produttive, fino a Borghi parlamentare della Lega che alla camera ha affermato che la salvaguardia della salute viene dopo lavoro e economia.

Il pensiero va ai giorni di Alzano e Nembro, quando la zona rossa fu rimandata perché qualche industriale decise che “lo sforzo produttivo” doveva continuare, ai giorni in cui scoppiò uno dei focolai più drammatici d’Italia. Ai giorni in cui Confcommercio consigliava di affrontare la crisi sanitaria andando al ristorante o prenotando una vacanza, i giorni di #Milanononsiferma, i giorni degli aperitivi di Zingaretti.

Il pensiero va tutto quello che doveva essere fatto e pianificato in questi otto mesi e che non è stato fatto.

Ora basta! Non c’è tempo da perdere!

Chiudere là dove è necessario garantendo reddito e salute per tutti!

Non dite che non ci sono i soldi: patrimoniale e redistribuzione della ricchezza dall’alto verso il basso.

Vogliamo:

✅ assunzioni e stabilizzazione di medici e personale sanitario

✅ reddito d’emergenza per tutti coloro che perdono il lavoro (molti non sono considerati ancora in nessun DPCM)

✅ tamponi gratuiti, requisizione della sanità privata, risorse per potenziare scuola e trasporti

✅ proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti

✅ misure di sostegno alle partite IVA e ai lavoratori stagionali,

✅ patrimoniale straordinaria per i miliardari

✅ristori” per i piccoli commercianti onesti

LA VITA DELLE PERSONE VIENE PRIMA DEI PROFITTI DI POCHI.

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