Nella mattinata di sabato 7 novembre Potere al Popolo di Milano ha tenuto un presidio sotto la sede della regione Lombardia.
Primo tema del presidio era la ripresa della campagna per il commissariamento della Regione, che Potere al Popolo ha lanciato già dal mese di aprile di fronte all’incapacità e all’ignavia della giunta di destra che governa a palazzo Lombardia. Incapacità che ha portato sino a oggi al tragico esito di 18.000 morti nella Regione – la metà dei decessi nazionali -, con una serie impressionante di errori, omissioni e mancanze.
Ignavia per la totale subordinazione agli interessi confindustriali che è stata evidente in marzo e continua ancora oggi nel non voler assumere alcun provvedimento che scontenti i padroni delle ferriere.
A tale richiesta si affianca oggi la necessità di sostenere quei settori di lavoratori che sono particolarmente colpiti dal confinamento imposto dalla pandemia e che si trovano con un reddito molto ridotto o azzerato.
Tra questi, gli artisti dello spettacolo, duramente colpiti dalla chiusura dei teatri e a volte anche dal Covid a causa dell’impossibilità di tutelarsi nelle prove, come è avvenuto nei giorni scorsi alla Scala, dove una trentina tra orchestrali e coristi è risultata positiva al virus.
Per questo, nel pomeriggio, una delegazione di Potere al Popolo é andata a portare il proprio sostegno agli artisti dello spettacolo che hanno manifestato, ancora davanti alla Regione, per richiedere un reddito di continuità e una ripresa con protocolli di sicurezza efficaci e rispettati.
Rispetto a queste categorie in difficoltà Potere al Popolo lancia la proposta di una tassazione sui grandi patrimoni e sui redditi più alti per finanziare il sostegno a chi ne ha bisogno.
Quest’ultimo provvedimento, coerente con la progressività della tassazione dei redditi sancita dalla Costituzione, permetterebbe anche di evitare il ricorso a nuovi prestiti europei e al famigerato MES, che avrebbe come conseguenza un inasprimento indiscriminato delle politiche di austerità con tagli ai servizi essenziali e al reddito di tutti i cittadini.
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