Menu

Milano difende il socialismo cubano

Come già accaduto a Roma lunedì, giovedì 15 luglio le Rete dei Comunisti, Potere al Popolo, Usb, Cambiare Rotta e OSA di Milano si sono mobilitati in difesa del socialismo e della sovranità di Cuba, colpiti dall’ennesima offensiva USA.

I compagni hanno presidiato per molte ore l’entrata e lo spazio antistante il consolato cubano, con due obiettivi: esprimere la loro solidarietà al popolo e al governo di Cuba e impedire che una manifestazione convocata da un gruppo di anticastristi potesse dar luogo a provocazioni contro la rappresentanza diplomatica.

Il presidio, che è stato assai partecipato, ha raggiunto entrambi gli obiettivi. Questo anche se la polizia ha, a un certo punto, bloccato l’accesso alla via dove si trova il consolato, con pretestuose motivazioni di prevenzione del Covid (peraltro implicita ammissione che i partecipanti erano tanti), trattenendo numerosi compagni dietro le transenne.

Inoltre, il presidio è stato anche una risposta concreta alla provocazione della Questura, che aveva vietato ai democratici di manifestare davanti al consolato, proponendo loro, paradossalmente, una piazza a chilometri di distanza e concedendolo invece al gruppo anticastrista.

Una decisione che non poteva essere ragionevolmente accettata, e non lo è stata, a conferma che non è mai il caso di cedere ai questurini senza almeno provare a resistere a imposizioni ingiuste.

Per la cronaca il presidio si è concluso senza alcun incidente, mentre alla manifestazione anticastrista hanno partecipato meno di cento persone che si sono scalmanate in insulti, improperi e volgarità contro il comunismo, Fidel Castro e l’attuale presidente Diaz Canel.

Alla fine della giornata, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal console cubano che ha espresso loro il ringraziamento per i sentimenti di solidarietà che si stanno sviluppando in Italia verso la rivoluzione cubana. Una solidarietà che il popolo italiano manifesta sin dagli anni Sessanta, quando proprio a Milano, in una manifestazione a favore di Cuba, fu ucciso dalla polizia il giovane studente Giovanni Ardizzone.

Si tratta anche di una solidarietà ben ricambiata, come per esempio in occasione della sindemia, quando, lo scorso anno, Cuba inviò una brigata medica che operò a Crema, una delle zone più colpite, dimostrando una grande capacità d’intervento e lasciando un ricordo umano e affettivo indimenticabile nei pazienti che curò, come è attestato da molte testimonianze.

Passata questa giornata positiva di solidarietà e di lotta, resta per i comunisti e i democratici la necessità di dare continuità all’impegno per la difesa di Cuba poiché è evidente che i prossimi mesi saranno caratterizzati da un forsennato attacco al socialismo cubano, che rappresenta un esempio in tutto il mondo di come si possa vivere liberi dal dominio del capitale.

Purtroppo, la nuova amministrazione Biden non sembra voler uscire dal solco tracciato da Trump, rafforzando il bloqueo e, forse ipotizzando la creazione di “corridoi umanitari” a Cuba. Ci chiediamo cosa possa significare questo termine, che è tipico delle situazioni di guerra, mentre Cuba vive in pace e deve solo preoccuparsi di resistere alle aggressioni esterne.

Sappiamo invece quante vittime abbiano provocato le azioni “umanitarie” di USA e Nato.

Nel contesto sindemico ed economico attuale, assume quindi particolare importanza la lotta contro il bloqueo, principale causa dei disagi vissuti dal popolo cubano di cui peraltro già 182 paesi partecipanti all’assemblea generale dell’ONU hanno chiesto la rimozione, contro il voto favorevole espresso solo dalla “bella coppia” costituita da USA e Israele.

Alla manifestazione era naturalmente presente Bianca Tedone, candidata sindaco di Milano per Potere al Popolo:

https://www.facebook.com/poterealpopolomilano/videos/191604516254887

https://www.facebook.com/poterealpopolomilano/videos/4268510873257179

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *