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30 anni fa lo sbarco degli albanesi a Bari: una vergogna italiana

30.anni fa lo sbarco di 20mila albanesi a Bari

L’8 agosto 1991 la nave mercantile Vlora arrivò in Puglia, strapiena di esseri umani accalcati gli uni sugli altri come sardine.

Non appena riuscirono a scendere dalla nave, i migranti furono rinchiusi in massa dentro lo stadio della Vittoria di Bari in condizioni igienico-sanitarie spaventose, con scarsissimo cibo e poca acqua: un trattamento disumano, più per volere dello Governo che degli enti locali, che si mostrarono molto più comprensivi e solidali con in migranti.

Era il governo Andreotti, in carica dal 13 aprile 1991 al 28 giugno 1992. Ministro dell’interno del governo Andreotti VII era Vincenzo Scotti, democristiano d.o.c.g. e Presidente della Repubblica era Francesco Cossiga.

Sullo sbarco dei 20.000 albanesi ieri sera Rai1 ha trasmesso “La nave dolce“, un documentario italiano del 2012 diretto da Daniele Vicari, sul fenomeno dell’emigrazione albanese verso l’Italia.

L’aggettivo “dolce” del titolo è usato perché la nave Vlora (a cui ci si riferisce) trasportava tonnellate di zucchero di canna imbarcato a Cuba.

Il docufilm di Vicari ha registrato tutti i momenti dell’arrivo della nave stracolma di migranti, che poi ha seguito sul molo, nello stadio, per strada ed in rivolta, negli scontri con la polizia, documentando la totale impreparazione di autorità e delle forze dell’ordine, oltre che la brutalità e le violenze di queste ultime nei confronti dei migranti abbandonati a sé stessi per giorni, dentro lo stadio, con un caldo soffocante, senza cibo, acqua ed assistenza medica adeguata.

Nei giorni seguenti furono quasi tutti rimpatriati su aerei e traghetti con l’inganno – gli era stato detto che sarebbero stati portati in altre città italiane.

Il 16 agosto quasi tutti erano stati riportati in Albania, tranne circa duemila persone che erano riuscite a scappare.

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