L’altro ieri, alla Casa Internazionale delle Donne di Roma, ho ascoltato tutti (o quasi) gli interventi delle candidate alle prossime amministrative. Chi diceva di essere a favore dell’aborto ma lamentava il fatto che a Roma si “abortisce male”, nel senso che la donna è sottoposta ad una sorta di via crucis mortificante del suo diritto di scelta, anche per la mancanza di medici non obiettori.
Chi se la prendeva con i consultori familiari che oramai non funzionano più.
Chi ha espresso un infervorato disappunto sulla vicenda dei feti abortiti seppelliti al Cimitero Flaminio con il nome delle donne scritto sulla croce.
Chi ha lamentato il fatto che in questa città si partorisce male e che le strutture sanitarie pubbliche non sono sufficientemente accoglienti.
Chi sottolineava la mancanza di una politica a favore dell’ambiente.
Insomma.. in gran parte interventi di denuncia che auspicavano un cambiamento radicale affinché la condizione della donna in questa città facesse un salto di qualità.
Meraviglioso, apprezzabilissimi e veritieri interventi se non fosse che la maggioranza delle candidate erano in liste a sostegno di Gualtieri, cioè PD. E quindi? direte voi..
E quindi non capisco. A Roma e nel Lazio è il Pd di Zingaretti che ha riempito le ginocologie ospedaliere di primari obiettori di coscienza, inoltre l’aborto viene praticato nelle strutture pubbliche che fanno capo sempre alla Regione.
Anche i consultori familiari dipendono dalla Regione che Zingaretti amministra da nove anni. La stessa vicenda dei feti abortiti e seppelliti con il nome della donna che non ne sa niente è frutto di una politica regionale della giunta Pd, se gli ospedali fanno un certificato di morte per un feto quel feto diventa una persona (come nonna morta, per esempio) quindi l’Ama è obbligata a seppellirlo… e, anche qui, gli ospedali dipendono da Zingaretti.
Parlando poi del parto e dei suoi luoghi, è Zingaretti, appena insediato come presidente della Regione Lazio, che ha chiuso la Casa del parto Acqualuce di Ostia, una meravigliosa struttura costruita nel giardino dell’ospedale Grassi, dove le donne potevano partorire naturalmente e gratuitamente.. e vorrei ricordare che a nulla sono servite le proteste delle donne.
Infine, a proposito di ambiente, è la Regione Lazio amministrata dal Pd che spinge per la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina. Un’opera che farà macelleria ambientale e che cancellerà decine di aziende agricole.
Insomma.. come si fa a denunciare e protestare contro una cattiva politica e candidarsi a sostegno di chi porta la responsabilità di quella politica? Dopo una breve ricerca su questo fenomeno, non certo raro, ho scoperto che alcuni chiamano questa dicotomia tra pensiero e azione: dissonanza cognitiva.
Ecco, evidentemente, oggi ho assistito ad un episodio di dissonanza cognitiva collettiva.
Come dite? Non c’entra niente la dissonanza ma è un’altra cosa? Ah beh!
PS.
Con l’occasione, vorrei chiedere a Marta Bonafoni (che sostiene il PD), oggi presente: dopo anni di promesse.. questa Casa del parto la riapre o no?
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