Le immagini dei militanti fascisti alla testa della manifestazione no vax per attaccare la sede della CGIL, che resta il maggior sindacato italiano e ha alle sue spalle una storia importante di difesa dei diritti dei lavoratori, non possono che destare grande preoccupazione.
E questo soprattutto in coincidenza con lo sciopero generale convocato dall’USB e gli antri sindacati di base contro le politiche economiche liberiste del governo Draghi (peraltro avallate dalla CGIL nella sua nuova espressione filogovernativa).
“Mentre vediamo il rischio che si concretizzi una nuova macelleria sociale, come testimonia lo sblocco dei licenziamenti, ecco che un gruppo di provocatori fascisti, accompagnati, quasi scortati, e non dissuasi, dalle Forze dell’Ordine, prendono d’assalto la sede della CGIL in corso Italia, intendendo con questo atto criminale attaccare la storia stessa delle lotte sindacali in Italia”, denuncia Luciano Vasapollo, membro della segreteria della Rete dei Comunisti ma anche vicepresidente dell’”Associazione Padre Virginio Rotondi per un giornalismo di pace”, che promuove questo giornale online.
Gli abbiamo chiesto di commentare quanto accaduto ieri sera.
“Personalmente – ricorda nell’intervista il professor Vasapollo – sono uno dei fondatori dell’Unione Sindacale di Base, e anche se oggi, ovviamente, le distanze con la CGIL sono grandissime, e c’è un confronto politico che da parte nostra non fa sconti sulle posizioni assunte da quel sindacato che ha imboccato la strada di una collaborazione-concertazione con una controparte che purtroppo è mossa solo dalla sua sete di profitto, storicamente la CGIL resta il simbolo delle lotte dei lavoratori e abbiamo enorme rispetto, non per le scelte dei vertici, ma per i lavoratori iscritti che si sentono in continuità, e che, in questo senso, sono e si pongono in continuità con il movimento di classe italiano, quello di Giuseppe Di Vittorio, che diede dignità politica e portò all’attenzione di tutti le rivendicazioni delle classi più umili, a partire dai braccianti del Sud.
Noi rivendichiamo la grandezza della CGIL di Giuseppe Di Vittorio che ha rappresentato il meglio del movimento comunista, del movimento di classe, del movimento operaio, delle lotte del sud e degli umili”.
“Davanti a questo attacco infame, fascista, ci poniamo – continua Vasapollo – degli interrogativi. Possibile che questi fascisti, che sono fuori fuori dalla storia, annullati e cancellati dalla Costituzione e dalle leggi che in Italia puniscono la ricostituzione del partito fascista, siano da anni tollerati nelle loro manifestazioni di piazza, fino a potersi presentare alle elezioni in spregio delle norme vigenti?
E nonostante che ci sia una Costituzione antifascista che vieta la ricostruzione di qualsiasi organizzazione di stampo fascista, vengono tollerati personaggi come Roberto Fiore che dagli anni 70 sono vicini a tutti i movimenti eversivi? Perché non si scioglie immediatamente ogni organizzazione fascista?
Perché le si tollera? Perché non si interviene immediatamente? Eppure il Ministero degli Interni avrebbe i poteri necessari per lo scioglimento immediato di Forza Nuova e di tutte le organizzazioni e le associazioni che hanno questo stampo?”.
Secondo Vasapollo, “un discorso a parte lo meritano i partiti fascioleghisti. Quali sono – si chiede l’economista – le connessioni dei partiti della destra, come per esempio Fratelli d’Italia, con queste formazioni? La magistratura – esorta Vasapollo – indaghi immediatamente sui rapporti con questi fascisti che dicono di essere antisistema e contro il potere, ma poi non attaccano la Confindustria, non sono andati a fare casino sotto la Confindustria, e invece attaccano luoghi che, al di là di quelle che adesso possono essere le posizioni attuali della CGIL, rappresentano il simbolo del movimento di classe dei lavoratori in questo paese”.
“Quanto accaduto ieri rappresenta dunque – conclude Vasapollo – una ragione in più, e molto forte, per lo sciopero generale convocato dai sindacati di base, contro le politiche di massacro sociale che questo governo sta facendo e contro le multinazionali e la borghesia trasnazionale europea che protegge proteggere è usa come strumento dichiarato i fascisti per cercare di intimidire la lotta di classe, il movimento di classe, il movimento operaio, così come i settori deviati hanno usato in passato gli amici del signor Roberto Fiore coinvolti nelle stragi degli ultimi anni del ‘900″.
Perché il fascismo reale lo usano i poteri forti, come terrorismo contro il movimento di classe dei lavoratori, e allora l’antifascismo deve essere un movimento reale, militante e non parolaio e di maniera. Invochiamo per questo una mobilitazione attiva nello sciopero generale della USB contro i poteri forti e per rivendicare la lotta di classe antifascista”.
* da Il Faro di Roma
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giancarlo+staffolani
Parafrasando le parole profetiche di FRANCO FORTINI (poeta comunista) nel commento al film documentario “Allarmi siam fascisti..” (1962) e che tutti dovrebbero vedere:
“Il fascismo c’è ancora? C’è, esso si annida nei centri studi e nei consigli di amministrazione delle banche e della grande industria, nelle cattedre universitarie, nelle aule dei tribunali……”. “Ha il viso della conservazione affinchè il poco fascismo visibile mascheri meglio il molto fascismo invisibile…“
Ovvero il fascismo in camicia bianca è il potere del capitale finanziario Ue-Nato nelle sue forme concrete:
Il comando assoluto del capitale finanziario sulla politica;
Il “neo corporativismo tecnocratico” la sua forma di sottomissione “sociale”;
l’irrazionalismo e individualismo, “brand” e modelli virtuali per la “distruzione della ragione” la sua forma ideologica;
Opposti estremismi, stato di polizia e nuovi gruppi squadristi i suoi strumenti di repressione di ogni opposizione e resistenza popolare.