Per il sottosegretario della Lega agli interni, Molteni, vice della Lamorgese, quelle della polizia nelle ultime manifestazione non sono state cariche ma “blocchi” della polizia per fermare gli studenti “provocatori”. Difende a spada tratta l’operato degli agenti (che sarebbero le vittime della vicenda…) e festeggia l’arrivo dei taser per la polizia, come se la polizia non avesse già abbastanza strumenti per reprimere noi studenti.
Anche per il Ministro del Lavoro del PD Orlando le manganellate “sono ancora da chiarire”, come se la dinamica di violenza e repressione non lo fosse già abbastanza. E se i ragazzi muoiono in alternanza non è un problema, basta che vadano in fabbriche sicure, non sia mai che si osi toccare l’alternanza…
Questo è il governo della repressione e dei padroni. PD e Lega sono due facce della stessa medaglia, fautori dell’alternanza scuola lavoro e della repressione ai danni di noi studenti, come Bianchi.
Noi non ci stiamo: Il 4 febbraio mobilitazione nazionale studentesca! Per il ritiro di questo esame di maturità, per l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, per le dimissioni del Ministro Bianchi
OSA-Organizzazione Studentesca d’Alternativa
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Sabato 5 febbraio, Roma – Assemblea nazionale studentesca
Siamo una generazione senza prospettive e da anni ci mobilitiamo per un modello di scuola diverso, contro la crisi ambientale e per conquistarci il futuro che tutti i governi ci hanno negato: vogliamo essere sabbia negli ingranaggi di un sistema e di un modello di sviluppo fatto di sfruttamento, precarietà e negazione dei diritti.
Questo autunno il malcontento studentesco e generazionale è esploso, spesso in maniera anche spontanea, attraverso le decine di occupazioni degli istituti scolastici che, da Roma a Firenze e Pisa fino a Bologna e Torino, hanno dato vita a un risveglio del movimento studentesco.
La mancanza di socialità e spazi collettivi dopo due anni di pandemia, l’autoritarismo dei presidi manager, l’edilizia scolastica fatiscente, la mancanza di spazi di democrazia interni alle scuole e nel paese, la svendita della formazione ai privati e alle aziende, la competizione sfrenata che genera ansia, depressione e problemi psicologici sempre più crescenti, sono solo alcuni dei motivi che ci hanno spinto a costruire una forte opposizione al Governo Draghi e alle politiche di questo e dei precedenti governi sulla scuola.
Le più di 60 scuole occupate solo a Roma sono il sintomo di una rabbia generazionale che non si può più contenere ed è pronta ad esplodere.
Dalla Lupa, movimento studentesco romano, lanciamo un appello a tutte le studentesse e gli studenti del paese per costruire una grande assemblea studentesca nazionale il 5 febbraio a Roma, per confrontarci e per estendere la lotta in tutta Italia.
Non dobbiamo fermarci finché non ci ascolteranno: da Roma a tutta Italia, è tempo di riscatto!
Movimento La Lupa
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