Nella giornata di ieri si sono tenute manifestazioni in diverse città e davanti alle basi USA/ NATO e nelle piazze, per dire no all’escalation militare voluta da un’alleanza internazionale costituitasi per opprimere i popoli ed esportare conflitti per conto degli interessi statunitensi e dei paesi complici.
Le foto mostrano i presidi davanti al comando Nato di Giugliano e alla base USA di Camp Darby e le manifestazioni nelle piazze di Roma, Bologna, Torino, Parma.
In queste ore le popolazioni del Donbass stanno già subendo le conseguenze di chi vuole a tutti i costi accendere la scintilla della guerra. Biden, come e più dei suoi precedessori, sta giocandosi il tutto e per tutto pur innescare l’ennesimo conflitto, con la speranza di rimediare alla perdita di terreno che gli interessi statunitensi stanno subendo in tutto il globo. Scatenando le truppe ucraine contro il Donbass, con le autobombe sui civili e l’uso di milizie neonaziste, si sta cercando di mettere in moto un’operazione utile solo agli USA per mettere in difficoltà sia i governi europei che la Russia sul piano economico e geopolitico.
Oggi più che mai, hanno detto le manifestazioni, occorre fermare la guerra e avviare nel nostro paese un piano di uscita dell’Italia dalla Nato e della Nato dall’Italia!
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Oigroig
Dire no all’imperialismo vuol dire certamente dire no all’imperialismo statunitense e occidentale… ma anche l’imperialismo “orientale” è un imperialismo e Putin è un oligarca anticomunista nazionalista e reazionario che finanzia la destra e ultradestra europea a cominciare da Salvini e Meloni… Non si tratta di essere pacifisti salomonici con né questo né quello in astratto… però esisteva un modo rivoluzionario di guardare le cose, ed esisterà ancora se saremo in grado di vedere la realtà senza schemi precostituiti e di esercitare degli effettivi rapporti di forza dal basso… My two cents.