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L’Unione Europea e l’imperialismo. Il nuovo numero di Contropiano

E’ in distribuzione l’ultimo numero della rivista Contropiano. Questo numero è dedicato ai temi presentati e discussi nel convegno di Bologna su “Unione Europea: da polo a superstato imperialista?”.

La rivista esce in una fase caratterizzata dalle violente tensioni politico/militari tra il blocco euroatlantico con la Russia sull’Ucraina. Ed è piuttosto evidente come le ambizioni all’autonomia strategica evocate dall’Unione Europea con il discorso di novembre della Von der Leyen sullo stato dell’Unione si trova nuovamente a fare i conti con l’ipoteca statunitense sull’Europa esercitata attraverso la NATO.

Uno scenario già visto in passato e ripetuto quasi pedissequamente dall’amministrazione Biden, non per mancanza di fantasia ma per consapevolezza sul relativo declino degli USA come potenza egemone a livello globale.

L’Unione Europea, anche attraverso il Recovery Fund, stava cercando non solo di procedere speditamente nel rafforzamento dei suoi asset strategici nella competizione globale ma anche di dotarsi, appunto, di una “autonomia strategica” in tutti i settori: dalle catene del valore al controllo delle materie prime in Africa, dalle tecnologie avanzate all’indipendenza e transizione energetica.

Gli strumenti finanziari messi in campo con il Recovery Fund avevano lo scopo di sostenere una ristrutturazione complessiva del sistema europeo e restituire alle relazioni internazionali un apparato “imperialista” più avanzato e completo del singolo protagonismo delle principali potenze del vecchio continente.

Anche l’Italia vorrebbe essere della partita, collocandosi magari “ultima tra i primi” nel Triangolo di comando, rafforzato anche dalla firma del Trattato del Quirinale con la Francia teso ad affiancare/compensare quello di Aquisgrana firmato da Francia e Germania. Il PNRR deve – o doveva – servire a tale scopo.

Ma il percorso di marcia adesso deve fare i conti con una realtà che non fa sconti, né sulla turbolenta frontiera est della NATO né nelle relazioni transatlantiche ancora una volta più vincolanti che progressive.

Questo numero di Contropiano contiene numerosi interventi del convegno di Bologna del novembre 2021, sia di militanti e studiosi vicini alla Rete dei Comunisti (Casadio, Cararo, Piccioni, Vasapollo, Pollio, Grasso, Della Porta, Marchetti, Corlianò, Romaro) sia contributi esterni come quelli di Giovanni Russo Spena, Franco  Russo, Matteo Giardiello, Max Gazzola, Ernesto Screpanti.

Il risultato è un numero decisamente “congruo” di analisi e contenuti. Ma è un numero della rivista di Contropiano che completa e si integra con i due numeri precedenti: quello dedicato alla Cina e quello sullo “stallo degli imperialismi”. Ne emerge una visione organica della fase storica e del mondo in cui stiamo vivendo, della crisi, delle tendenze e delle contraddizioni strategiche del capitalismo e delle controtendenze che vi si oppongono.

Questo numero della rivista sarà occasione di presentazioni e discussione in diverse città italiane nelle prossime settimane.

Potete richiedere l’ultimo numero di Contropiano scrivendo a: contropiano@gmail.com

Buona lettura.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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1 Commento


  • Daniel MARTIN

    Cari amici,
    Penso che sia grande necessita di fare charté, su quello che succede. Quello che succede è il risultato di un processo storico che tutti noi dobbiamo conoscere. Anche sono interessato da questo nuovo numero di Contropiano.
    Grazie
    Daniel Martin
    daniel08martin@gmail.com.

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