Menu

L’Italia sta partecipando a un ponte aereo per fornire sistemi militari all’Ucraina

Questa la denuncia proveniente dalla Rete Italiana Pace e Disarmo

*****

Il governo informi il parlamento. Nelle sanzioni si aggiunga il divieto di esportare “armi comuni” alla Russia

Fonti di stampa hanno dato notizia che due C-130J “Hercules” dell’Aeronautica militare italiana sono partiti nei giorni scorsi dall’aeroporto di Pisa diretti allo scalo polacco di Rzeszow/Jasionka, a un centinaio di chilometri dalla frontiera ucraina. La rete degli spotter ha segnalato inoltre altri voli militari partiti dall’Italia.

Secondo una nostra ricostruzione, quello in corso sembra configurarsi come un vero e proprio “ponte aereo” militare internazionale verso la base di Rzeszow, nella Polonia orientale, dove già dai primi di febbraio opera un comando logistico USA. Su Rzeszow stanno convergendo aerei provenienti anche da altri paesi, in particolare dalla Gran Bretagna, dalla Francia, dal Belgio, dalla Spagna, dal Canada.

Per quanto riguarda l’Italia, si tratta di un rapido incremento dei voli giornalieri dell’Aeronautica Militare a destinazione Rzeszow, che ha riguardato anche l’impiego di velivoli normalmente di stanza a Pratica di Mare e Grosseto:

 

Partenza

Arrivo

Volo

Sigla

Tipo

Pisa, mar. 1.3.22

Constanta, mar. 1.3.22, 20:17 EET, poi a Rzeszow/Jasionka, 2.3.22 (?)

IAM4679

MM62178

C-130J Hercules

Pisa, merc. 2.3.22, 12:57

Rzeszow/Jasionka, 2.3.22, 15:28

IAM4663

MM62177

C-130J Hercules

Pisa, gio. 3.3.22, 16:55

Rzeszow/Jasionka, 3.3.22, 18:38

IAM1430

MM62227

Boeing KC-767A

Pisa, gio. 3.3.22, 18:00

Rzeszow/Jasionka, 3.3.22, 19:51

IAM1430

MM62229

Boeing KC-767A

Pisa, ven. 4.3.22, 11:16

Rzeszow/Jasionka, 4.3.22, 12:41

IAM1412

MM62227

Boeing KC-767A

Pisa, ven. 4.3.22, 13:11

Rzeszow/Jasionka, 4.3.22, 15:45

IAM4664

MM62177

C-130J Hercules

Pisa, ven. 4.3.22, 22:27

Rzeszow/Jasionka,  5.3.22, 00:02

IAM1425

MM62227

Boeing KC-767A

Pisa, sab. 5.3.22, 9:09

Rzeszow/Jasionka, 5.3.22, 11:00

IAM1420

MM62227

Boeing KC-767A

Pisa, sab. 5.3.22, 14:04

Rzeszow/Jasionka, 5.3.22, 15:50

IAM4675

MM62177

C-130J Hercules

Pisa, sab. 5.3.22, 21:48

Rzeszow/Jasionka, 5.3.22, 23:39

IAM1421

MM62227

Boeing KC-767A

Pisa, dom. 6.3.22, 10:08

Rzeszow/Jasionka, 6.3.22, 11:53

IAM1423

MM62227

Boeing 767-200

Pisa, dom. 6.3.22, 13:19

Rzeszow/Jasionka, 6.3.22, 16:17

IAM4676

MM62177

C-130J Hercules

Pisa, dom. 6.3.22, 20:59

Rzeszow/Jasionka, 6.3.22, 22:44

IAM1424

MM62227

Boeing 767-200

 

In considerazione dell’impiego di personale militare italiano nel trasporto di materiali militari per il conflitto in corso in Ucraina, tra Paesi non appartenenti alle alleanze militari che impegnano il nostro Paese, la Rete Italiana Pace e Disarmo, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) e The Weapon Watch chiedono al Governo di comunicare al Parlamento tutte le operazioni in corso informando riguardo alle tipologie di materiali militari che vengono inviati in Polonia e i destinatari e utilizzatori finali ucraini di tali materiali militari.

Invitano inoltre deputati e senatori a esercitare il diritto-dovere di controllo, attraverso apposite interpellanze, per essere informati dal Governo sulle attività militari che il nostro Paese sta compiendo e che possono configurare una partecipazione al conflitto in corso in Ucraina.

Chiedono, inoltre, al Governo italiano di includere tra le sanzioni verso la Federazione Russa tutte le armi e munizioni anche quelle classificate di “tipo comune”, non soggette all’embargo di materiali militari dell’Unione Europea in vigore dal 1 agosto del 2014 e di farsi promotore di questa iniziativa a livello comunitario affinché sia al più presto adottata da tutti i paesi dell’Unione.

Armi e munizioni di tipo comune continuano, infatti, ad essere inviati in Russia: queste tipologie di armi e munizioni non riguardano solo quelle per l’attività sportiva o venatoria, ma comprendono armi semiautomatiche e relativo munizionamento utilizzato da corpi para-militari, da compagnie di sicurezza privata e mercenarie.

Ribadiscono la più ferma condanna per l’aggressione militare della Federazione Russa all’Ucraina, la contrarietà all’invio di armi e materiali militari alle forze armate e a civili ucraini e ad ogni contributo, diretto o indiretto, di tipo militare del nostro Paese che riguardi il conflitto in corso.

Esprimono la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte nel conflitto e sostengono tutti gli sforzi della società civile pacifista e dei lavoratori e lavoratrici in Russia e in Ucraina che si oppongono alla guerra con gli strumenti della nonviolenza.

La risoluzione del conflitto è possibile solo con la “neutralità attiva”, attivando tutti gli strumenti diplomazia ufficiale e popolare, con la pressione internazionale, il disarmo, il sostegno alle forme di trasformazione nonviolenta dei conflitti, il superamento delle attuali alleanze militari, l’opposizione alla militarizzazione e soprattutto proteggendo le persone che sono le principali vittime di ogni guerra.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *