Dopo quasi due mesi di campagna bellicista martellante a reti unificate, a cui in queste ore si aggiunge tristemente anche Mattarella, c’è da registrare in colossale fallimento del sistema.
Secondo un sondaggio, meno del 40% degli italiani è convinto che la guerra continui per le mire di conquista del mondo di Putin, mentre il 60% pensa che ciò sia dovuto alla indisponibilità ucraina alle mediazioni, all’assenza di un ruolo della UE e soprattutto agli USA che soffiano sul fuoco per i loro interessi.
Magari il sondaggio non sarà preciso, ma certo indica una tendenza di fondo che c’è dall’inizio della guerra: una parte grande, la maggioranza, degli italiani non si arruola.
Il colossale fallimento della propaganda di guerra è un segno di intelligenza e saggezza del popolo italiano, ma anche un segnale d’allarme fortissimo per la nostra già fragile democrazia.
Infatti fino a quando il sistema politico e di potere potrà ignorare e andare contro i sentimenti di tanta parte del paese, senza mettere in discussione alla radice tutti i nostri principi costituzionali?
Sempre di più il nostro no alla guerra diventa lotta per la democrazia, non solo in Russia o in Ucraina, ma soprattutto qui in Italia.
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livio
Gli americani hanno sacrificato il popolo ukraino (commento personale, Tanto sono russi ) per una guerra che loro hanno innescato e con il favore di Draghi e company ci vogliono far credere che il cattivo sia Putin. (Draghi è più fascista di Mussolini )
Ernesto Pace
Gli USA trarranno i maggiori vantaggi da questa guerra, indifferenti del tutto al massacro della popolazione ucraina. Mandano armi per far continuare le distruzioni ed estendere il conflitto, guidati da un presidente completamente demente.