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Quello che non ti aspetti. Le file per firmare la lista di Unione Popolare

Un pomeriggio nell’agosto romano ad un banchetto per raccogliere le firme per presentare Unione Popolare alle prossime elezioni, ti può riservare sorprese che rimettono in discussione una analisi della società forse più condizionata dalla nostra soggettività che dalla realtà stessa.

L’idea di dover convincere persone per strada a firmare per una lista elettorale fin qui sconosciuta e in una delle campagne elettorali più stomachevoli degli ultimi decenni, non sembrava affatto entusiasmante.

Psicologicamente ci si prepara sul come “rincorrere la gente” per convincerla a firmare, sul come spiegare ultrasinteticamente perché è una buona ragione e soprattutto cosa è e cosa vuole Unione Popolare, una coalizione alternativa che stava muovendo appena i primi passi, quando è stata travolta dallo tsunami delle elezioni anticipate in estate e da una corsa al cardiopalma per potervi partecipare.

Non solo. Tutti i dati ci parlano di una società ormai schizzata alla larga dai riti della politica e da quello della cabina elettorale. Nauseata, tradita, smarrita, delusa da quanto ha visto sotto i propri occhi dopo la consunzione plateale dell’aspettativa al cambiamento riposta quattro anni fa nel M5S. E poi pesano come macigni le aspettative sul futuro: aumento dei prezzi, recessione, guerra, cambiamenti climatici devastanti e ormai ben visibili.

Insomma si va nelle strade e si agisce in una condizione a metà tra la Legge di Murphy e Saturno contro.

E invece accadono cose che noi umani, soprattutto i militanti della sinistra, non avremmo immaginato.

Ai banchetti per raccogliere le firme per Unione Popolare si sono formate le file di persone per firmare. Giovani o anziani, in camicia o un po’ freakkettoni, uomini e donne.

Al primo banchetto poteva esserci l’eccezione, la casualità che ci sta sempre, una giornata fortunata. Ma anche il giorno dopo e in altri quartieri, le file si sono riproposte. Lunghe, visibili, ordinate e senza le molte rimostranze immaginate e per molti aspetti giustificate. Il tam tam delle telefonate tra i vari banchetti conferma lo stesso registro.

Ti chiedi e chiedi insieme alle altre compagne e compagni, come sia possibile? Che cosa ha spinto le persone a venire a firmare per sostenere quella che appare una impresa difficilissima, una incursione in territorio ostile come quello elettorale? E’ vero che elezioni alimentano da sempre una sorta di richiamo della foresta, gli ultimi anni e gli ultimi test elettorali ci hanno detto però il contrario, con una distanza accresciuta tra società e il rito delle elezioni.

Ma il fenomeno stavolta sta lì, davanti agli occhi, visibile, tangibile e del tutto inaspettato. Così come l’esigenza disattesa di una rappresentanza politica di interessi sociali ben definiti e riconoscibili.

Per esperienza e scaramanzia è sempre bene non alimentare aspettative e ragionare sui fatti più che sulle congetture. Ma forse qualche domanda in più su cosa stia agendo “dentro la società” e sul come le proposte politiche che si avanzano vengano vissute diversamente da chi sta al di fuori di riunioni e riualità spesso esasperanti, andrà posta. Che ci sia più vita nella società reale che nella “politica” è vero anche nel mondo, nei riti e nei miti del “popolo della sinistra”.

Intanto si prosegue con altri banchetti per strada. La corsa contro il tempo per raccogliere le firme necessarie a presentare Unione Popolare alle elezioni è ancora aperta e tutt’altro che aquisita. E poi si spera anche di potere presentare il conto a chi ha devastato e sta devastando questo paese.

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13 Commenti


  • Natale Fossati

    Forza compagni.


  • Mauro Carlo Zanella

    Dobbiamo saper contrapporre al pessimismo della ragione l’ottimismo della volontà.


  • Paolo benvegnu’

    Perfetto . Incredibile il successo della raccolta firme con molte molti che sono venuti ai mercati nelle case del Popolo nelle sedi delle organizzazioni che sostengono unione popolare. Grande successo della raccolta firme davanti ai cancelli della Electrolux dove siamo stati 2 volte . Il risultato non è acquisito certamente è c’è ancora da lavorare ma, è vero la partecipazione popolare ha stupito anche noi. Avanti così radicali come sono radicali le contraddizioni del nostro tempo.


  • Francesco

    Per fortuna che Italiani intelligenti ne esistono ancora


  • Maurizio

    Unione Popolare scontro frontale


  • Paolo

    Oggi ho firmato nella sede di RC a Verona, in questa città che sicuramente non è di sinistra. Il compagno mi ha detto che anche nei mercati rionali del mattino è andata bene. Speriamo! Se non ce la facciamo di sicuro non votero’. Mi turo il naso per altro..


  • Nicola marcucci

    ,l’articolo è bellissimo ed è una consolazione per me che a 90 anni sto partecipando alla raccolta firme per UNIONE POPOLARE. NON MI ERA MAI CAPITATO DI Rccogliere tante firme da parte di estranei che accettano di sostenere un progetto innovativo senza farsi pregare. SARA’ PER I COLORI, SARA’ PER IL NOME DI DE MAGISTRIS E PER IL SUO PASSATO DI MAGISTRATO JNTRANSIGENTE E DI SINDACO PER 10 ANNI DI NAPOLI, CITTA’ DIFFICILE PER LA PRESENZA DELLA CAMORRA. SARA’ PER QUESTA ED ALTRE RAGIONI, STA DI FATTO CHE TUTTI VOGLIONO FIRMARE ED IO SONO arcisoddisfatto perché stiamo restituendo dignità alla politica e una speranza per i cittadini. COMPLIMENTI AL GIORNALISTA CHE MI PIACEREBBE TANTO CONOSCERE E PER INCARICARLO ALLA CATTEDRA DI GIORNALISMO DELLUNIVERSJTA’ POPOLARE MICHELE TESTA DI CUI SONO EMERITO RETTORE MAG NIFICO. NICOLA MARCUCCI 3288543998


    • Redazione Roma

      Grazie, abbiamo girato il suo messaggio al redattore che ha curato l’articolo


  • Bruno Arcangelo RITUCCI

    Abito a ponte di nona (collatino); vorrei conoscere il banchetto più vicino dove si raccolgono le firme, grazie!!!


  • Bruno Arcangelo RITUCCI

    Speriamo di farcela entro la data di scadenza


  • anna

    Speriamo di raccogliere le firme e di andare poi al governo…parlo da ex grillina delusa per le cose promesse e poi non mantenute


  • Maurizio Caglioti

    Voglio aderire a UNIONE POPOLARE,
    come posso fare


    • Redazione Roma

      Cerca il nodo più vicino a dovi abiti. Senza sapere di che città sei è difficile dare indicazioni

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