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“Pregate dio ma passatemi le munizioni”. La guerra è un mercato “performante”

E’ in crisi un settore maturo e performante come l’Automotive e perfino il settore “innovativo” del Big Data, ma per chi fa affari con la guerra è un momento d’oro. Nel conflitto in Ucraina – ma anche nelle scorte previste su altri possibili teatri di conflitto – sono, infatti, necessarie grandi quantità di munizioni, in particolare i proiettili d’artiglieria che si vanno rapidamente esaurendo nella guerra in corso in Europa.  E allora sotto a fabbricare munizioni e magari anche missili e droni.

Il quotidiano economico Milano Finanza, fa parlare l’analista Samuel Burgess, il quale ritiene altamente probabile che i Paesi della Nato aumenteranno in modo significativo la produzione e l’approvvigionamento di munizioni nei prossimi cinque anni sia per rifornire le scorte inviate in Ucraina sia per aumentare le scorte ai livelli precedentemente detenuti.

Secondo i dati riportati dal giornale, la domanda di proiettili d’artiglieria sta diventando molto alta: il conflitto in Ucraina consuma proiettili a una velocità 10 volte superiore a quella con cui gli Stati Uniti li producono. Durante l’estate, gli ucraini avrebbero sparato 6.000-7.000 proiettili di artiglieria al giorno (mentre i russi ne sparano 40.000-50.000 al giorno). Se mantenuto per un anno, questo ritmo consumerebbe quasi 2 milioni di proiettili. Gli Stati Uniti producono 14-16.000 proiettili al mese (circa 180.000 l’anno). Inoltre, gli Stati Uniti e i membri europei della Nato hanno ammesso che le scorte di munizioni in loro possesso sono del tutto inadeguate per un moderno conflitto su scala industriale con un paese vicino. La Germania dispone di circa due giorni di munizioni di artiglieria, mentre gli Stati Uniti hanno riferito che le loro scorte di proiettili da 155 mm sono “scomodamente basse”.

A beneficiare di questa straordinaria domanda di munizioni, secondo l’analista consultato da Milano Finanza, saranno soprattutto gli inglesi di Bae e gli svedesi della Saab. Ma ancora meglio sta andando la “domanda di missili”. E qui i mercanti di morte, come vediamo, sono più numerosi e ben disposti a mettere sul mercato tutti i missili che volete. Anche in Italia.

Come noto l’uso dei missili in Ucraina è stato piuttosto elevato. Si calcola che le forze armate russe abbiano sparato tra i 1.100 e i 2.100 missili, in pratica quattro volte la produzione missilistica annuale degli Stati Uniti. “Consideriamo i sistemi missilistici come un’area di crescita più interessante in parte perché anche un missile trasportabile dall’uomo costa in genere 10-15 volte di più di un proiettile d’artiglieria”, ha indicato l’esperto consultato da Milano Finanza come se stesse parlando di telefonini o di un altro qualsiasi prodotto di mercato. “Abbiamo già notato con Lockheed Martin che intende quasi raddoppiare la sua produzione di missili Javelin entro un paio d’anni e i margini di Saab Dynamics che aumentano grazie alla domanda di munizioni sta anche espandendo la capacità produttiva con un nuovo impianto in India”, prosegue l’analista che, per alcune corporation degli armamenti prevede “un forte aumento dei ricavi nei prossimi cinque anni”.

Sul campo muoiono uomini, donne, spesso bambini. Ma la loro morte fa arricchire straordinariamente qualcuno, gli stessi che spingono affinchè la guerra non si fermi e anzi estenda la domanda, e quindi il mercato di armi.

Nei prossimi giorni indagheremo più a fondo la struttura e le ricadute di un “campione italiano ed europeo” degli armamenti come Leonardo. Dobbiamo sapere con chi stiamo facendo i conti.

Qualche manager del complesso militare-industriale magari la domenica va anche in tutta serenità a messa o alla festa della scuola dei figli dove i bambini cantano inni per la pace. In fondo “chi non è d’accordo per la pace?”. Ma la pace, appunto, è per dio, agli eserciti servono le munizioni.

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1 Commento


  • Pasquale

    Il capitalismo, in tutti i settori della vita, è solo un crimine che lascia dietro di sè morti, disoccupazione, povertà e sofferenza. Chi vive e si arricchisce col capitale, in questo caso con le armi e chi muore per colpa sua. Non importa se sia Leonardo o Fincantieri in Italia oppure Lockheed Martin, Raytheon e Boeing, in USA. Le armi sono fatte per uccidere gli esseri viventi e sono una merda su tutta la terra.

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