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Nordio: solo annotazione non trascritte, coccole e miao

Va immediatamente posto in risalto che la conversazione menzionata nell’atto di sindacato ispettivo oggetto di captazione elettronica in data 7 agosto 2020 è riportata nella brogliaccio come ‘D.L. Parla col gatto’ non risulta essere stata trascritta ne’ tantomeno citata dalla procura di Torino tra gli atti di indagine perché considerata irrilevante”.

Questo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo all’interrogazione del deputato Roberto Giachetti dopo la pubblicazione dell’articolo su Il Riformista su questo povero blog (http://www.giustiziami.it/…/nordio-solo-annotazione…/…) e sulla ripresa di Dagospia, in merito all’intercettazione nella camera da letto di Dana Lauriola portavoce del movimento NoTav intenta a coccolare il gatto Tigro, 17 anni portati benissimo dopo tutto quello che era stato costretto a passare, compresa la carcerazione della padrona condannata a 2 anni di carcere senza sospensione condizionale della pena per aver parlato con un megafono durante una manifestazione in autostrada.

Dana Lauriola è indagata per associazione per delinquere nell’inchiesta sul centro sociale Askatasuna, un procedimento penale dove è autorizzato l’uso di “siffatto mezzo di ricerca della prova” precisa il ministro che definisce “corretta la condotta di menzione e generica sintesi nel brogliaccio ad opera della polizia giudiziaria. La sintetica indicazione non contiene di certo espressioni lesive della reputazione dell’indagata, riportando in sostanza ciò che si è verificato o riferisce dati personali definiti sensibili dalla legge”.

Secondo Nordio “non appare censurabile la condotta della procura di Torino neanche sotto il profilo dell’omessa vigilanza dell’attività della polizia giudiziaria. Appare evidente allo stato l’assenza di ogni anomalia e irregolarità nell’operato della procura”. Sono queste le parole del ministro all’esito del lavoro degli ispettori.

Insomma non sono state trascritte le coccole di Dana e i miao del micio. Non si capisce comunque l’utilità dell’annotazione tecnica per le indagini e nemmeno la sua citazione tra gli atti dell’inchiesta che comunque c’è stata perché in caso contrario non ne avremmo saputo niente.

La vicenda non fa più nemmeno sorridere”, è il commento di Dana Lauriola che comunque nei giorni scorsi era intervenuta sui social rivolgendosi a Nordio: ”Caro ministro io ho avuto tre cimici in casa cucina camera da letto e salotto tutto i telefoni controllati e le mail per anni. Hanno reso pubbliche le mie conversazioni con Tigro, quelle con gli avvocati, il tutto per una battaglila politica contro il movimento NoTav e le realtà antagoniste.

3 anni di intercettazioni per avere nessuna prova e sole supercazzole che in sede di processo per associazione per delinquere diventano oggetto di prova di chissà quali funeste intenzioni. Nessun reato a me ascritto, ma sono accusata di sognare la rivoluzione dei popoli e essere una militante NoTav”.

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