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Alla Camera si vota su ulteriori armamenti all’Ucraina

Oggi alla Camera inizia la discussione sul nuovo decreto legge che prolunga per tutto il 2023 l’autorizzazione al governo ad inviare armi all’Ucraina. Il provvedimento è già stato approvato dal Senato e dovrebbe ricevere il via libera definitivo da Montecitorio entro giovedì.

Sul sesto pacchetto di aiuti militari italiani all’Ucraina si conferma la piena convergenza tra il governo di destra e il PD sul sì al provvedimento, con la Lega che ha sollevato dubbi sull’efficacia delle sanzioni alla Russia e M5s e Verdi/Sinistra Italiana contrari all’invio di armi. Nel pacchetto di armamenti da inviare sulla strada della guerra in Ucraina , secondo quanto confermato dal ministro degli Esteri Tajani, dovrebbero esserci anche i nuovi missili terra-aria di costruzione franco-italiana.

Finora, con altrettanti decreti ministeriali, ci sono stati nel 2022 cinque invii di armi e in una intervista Tajani ha spiegato che è in preparazione “il sesto pacchetto”, nel quale dovrebbero esserci i missili terra-aria Samp-T, di fabbricazione italo-francese.

La rete pacifista “Disarmisti Esigenti” ha convocato per oggi un Sit-In in piazza della Rotonda per protestare contro l’invio di armamenti italiani all’Ucraina.

Sabato prossimo alla sala della compagnia portuale, i portuali di Genova hanno convocato una assemblea nazionale di tutte le forze che si oppongono all’invio di armi e al coinvolgimento dell’Italia nella guerra per procura della Nato. In discussione anche una manifestazione nazionale contro la guerra per il 25 febbraio.

 

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