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Oggi la Corte Costituzionale deve pronunciarsi sulla vicenda Cospito

E’ fissata per questa mattina l’udienza in cui la Corte Costituzionale deve decidere se accogliere o meno l’eccezione sollevata dagli avvocati difensori di Alfredo Cospito. L’eccezione è stata ritenuta valida dalla Corte di Assise di appello di Torino in relazione alla concessione delle attenuanti per la lieve entità dei danni provocati dai pacchi bomba alla scuola carabinieri di Fossano.

L’eventuale accoglimento da parte della Consulta eviterebbe l’ergastolo chiesto dal Pg di Torino per “strage politica e attentato alla sicurezza dello Stato”, un reato che non era stato contestato nemmeno per le stragi di mafia. “Se venisse affermata l’illegittimità costituzionale della norma censurata, il reato più grave fra quelli di cui l’odierno imputato è stato ritenuto responsabile non sarebbe più punito con l’ergastolo, bensì con una pena di durata compresa fra i venti ed i ventiquattro anni di reclusione”. La decisione potrebbe arrivare domani ma anche nei giorni successivi.

I due prigionieri politici anarchici, Alfredo Cospito e Anna Beniamino, in primo e secondo grado, furono condannati rispettivamente a 20 e 16 anni e sei mesi per strage “comune”, sanzionata ex articolo 422 del codice penale. A proporre ricorso per Cassazione fu il procuratore generale presso la Corte d’appello di Torino, e la Suprema Corte, con sentenza del 6 luglio 2022, accolse le ragioni del ricorrente, riqualificando il reato quale strage “politica” ex art. 285 del codice penale. Il pg aveva chiesto rispettivamente l’ergastolo ostativo e 27 anni di carcere per strage politica.

Alfredo Cospito al momento sta abbastanza bene, si alimenta con brodo vegetale, unica cosa che può assumere dopo oltre 5 mesi di sciopero assoluto della fame e prende gli integratori. Da valutare i danni neurologici subiti a causa del lungo digiuno che ha causato problemi fisici al piede e alla deambulazione. Domani Alfredo Cospito sarà visitato dal medico di fiducia nel reparto detenuti dell’ospedale San Paolo.

 

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