Si chiama Asap (Act in Support of Ammunition Production) la risoluzione con cui il Parlamento europeo ha dato il via libera al piano che prevede lo stanziamento di un miliardo di euro per accelerare la produzione da parte delle industrie militari europee delle munizioni da inviare alla guerra in Ucraina.
Il documento che approfondisce il coinvolgimento della Ue nella guerra è stato approvato con una maggioranza schiacciante e decisamente inquietante: 446 voti a favore, 67 contrari e 112 astenuti. Per il PD di Elly Schlein è stata un’altra giornata storta.
Nel maldestro tentativo di tenere come al solito i piedi in due staffe (si all’invio di armi all’Ucraina ma non attraverso i fondi di coesione sociale europei) gli emendamenti presentati dal gruppo dei Socialisti e democratici, sostenuti dalla delegazione del Partito Democratico, che chiedevano l’esclusione ai fini del programma sia dei soldi del Pnrr che dei fondi della coesione sociale, sono stati respinti dalla maggioranza del Parlamento
Gli europarlamentari italiani che hanno votato contro un documento che ratifica un nuovo passaggio guerrafondaio della UE, sono stati quelli del Movimento 5 Stelle, ma anche Massimiliano Smeriglio (eletto come indipendente nelle file del Pd, e non iscritto al partito) e i Verdi Rosa D’Amato e Piernicola Pedicini.
Si sono invece astenuti gli eurodeputati del PD Pietro Bartolo, Camilla Laureti, Achille Variati e Franco Roberti. Alla fine il PD guidato da Elly Schlein, dopo la bocciatura dei suoi emendamenti, ha comunque detto di sì al provvedimento generale. Si sono astenuti anche gli europarlamentari Sergio Berlato di Fratelli d’Italia e l’indipendente Dino Giarrusso.
Secondo il progetto presentato lo scorso 3 maggio dalla Commissione europea, la metà delle risorse messe a disposizione per la produzione di munizioni arriverà direttamente dalle casse di Bruxelles, mentre i restanti 500 milioni di euro saranno stanziati dai singoli Stati della Ue che potranno attingere anche ai fondi del Recovery Found e quindi dei Pnrr.
L’Asap (Act in Support of Ammunition Production), fa parte del piano per il sostegno militare dell’Ucraina, messo a punto dall’Alto rappresentante per la politica estera della Ue Joseph Borrell.
Il piano ha l’obiettivo di fornire urgentemente munizioni e missili all’Ucraina e aiutare gli Stati membri a ricostituire ed aumentare le proprie scorte di armamenti. I fondi serviranno principalmente ad aumentare la capacità produttiva delle industrie militari, a finanziare il riadattamento delle vecchie munizioni ed ad incentivare la priorità delle spedizioni militari all’Ucraina rispetto ai contratti già firmati con altri paesi.
Il Parlamento di Strasburgo, si è ormai convertito in un consesso di guerrafondai, espressione coerente con una Unione Europea marcata da un segno chiaramente reazionario.
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Pasquale
Il capitalismo è il male assoluto.
Giallo
useremo i soldi del Pnrr per pagare le armi ai nazisti. che paradosso
Binazzi Sergio
e pensare che una volta era solo Hitler il guerrafondaio di turno. dopo tanti anni quelli che apparentemente llo condannavano non fanno altro che seminare guerre in tutto il mondo è sempre per il sapore del potere. ho sempre pensato che la sciagura più grande sia stata la caduta dell’URSS
Massimo Binarelli
No all’alineamento del PD alla politica guerrafondaia della UE che rischia di portarci verso un conflitto globale sempre più esteso
Mara
Si è capito che i soldi da ora in avanti verranno impiegati soprattutto per le armare l’Ucraina e paesi in lotta contro il giogo USA il resto per i burocrati europei e i suoi vassalli e secondario, anche le emergenze come le regioni alluvionati dell’Emilia Romagna dovranno attendere.