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“Basta morti sul lavoro”. Dal presidio al Ministero

Dopo le numerose mobilitazioni e date al fianco dei lavoratori, oggi eravamo al ministero del lavoro per l’introduzione del reato di omicidio e lesioni sul lavoro,portando avanti così le lotte di studenti ed operai contro le morti sul lavoro e durante i percorsi PCTO (ex Alternanza scuola-lavoro).

Questo sistema condanna allo stesso modo lavoratori e giovani generazioni, che si uniscono per rispondere.

In Italia si muore quotidianamente di lavoro non solo nelle fabbriche, nei magazzini, nei cantieri, nei campi e sulle strade, ma anche durante le attività di formazione e istruzione, solo nel 2023 abbiamo varcato la soglia di 600 omicidi sul lavoro. Proprio qualche giorno fa è morto a Fermo un operaio di 18 anni, caduto da 10 metri di altezza.

Come giovani, precari e futuri lavoratori siamo stufi di questo futuro di miseria a cui ci preparano, con un sistema formativo che non garantisce più alcuna emancipazione, bensì con i percorsi PCTO ci prepara allo sfruttamento che pretende questo stato-azienda a cui interessa massimizzare i profitti, tagliando su salari e sicurezza.

Continuiamo a portare avanti la nostra lotta per l’abolizione dei PCTO, la morte di questo giovanissimo precario ci ricorda la morte dei 3 studenti mentre svolgevano il PCTO, confermando che lavoratori o studenti che siano, questo sistema, come quello dell’istituzione ci prepara e manda al macello sociale.

Appare dunque evidente che questo governo non abbia minimamente interesse nell’occuparsi dei giovani e dei lavoratori lasciandoli al loro destino, ripudiando l’idea di concedere loro una vita dignitosa, o semplicemente un minimo di sicurezza. Questo perché l’unico interesse è dettato dalle aziende.

A questo sistema vi troverete uniti, studenti e lavoratori per costruire un’opposizione strenua a questo sistema e costruire un’alternativa nelle scuole e sui posti di lavoro si alzerà un grido: studenti e operai figli della stessa rabbia!

Osa – Cambiare Rotta

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Basta morire di lavoro

USB in presidio al Ministero del Lavoro con Osa, Cambiare Rotta e Rete Iside per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro

La strage di lavoratori e lavoratrici in corso nel nostro paese non accenna a rallentare, con oltre 600 decessi da inizio 2023 e la morte del giovanissimo Franco Mazzelli, diciottenne precipitato per dieci metri venerdì scorso a Fermo: l’introduzione nel codice penale del reato di omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro è necessaria ed urgente.

Per questo l’Unione Sindacale di Base, Osa, Cambiare Rotta e Rete Iside hanno organizzato un presidio al Ministero del Lavoro: per noi l’unico numero di uccisi sul lavoro accettabile è zero, ed è urgente che si prendano misure forti contro questa continua strage.

Il presidio si è tenuto nonostante l’atteggiamento delle forze dell’ordine presenti, che volevano che la nostra protesta si svolgesse all’altro capo di via Molise rispetto al Ministero: è grave che, non ostante il tema sia così urgente, si continui ad inibire e ostacolare manifestazioni alle sedi istituzionali di riferimento.

USB, Rete Iside e altre forze politiche e sociali hanno promosso una legge di iniziativa popolare che introduce il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi o gravissime sul lavoro, che vuole essere un vero deterrente: nel nostro paese è diffusa una cultura padronale ed imprenditoriale che vede nelle misure a tutela di salute e sicurezza per chi lavora un costo da ridurre per aumentare i profitti.

Con l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro non sarà più possibile pensare che questo meccanismo sia conveniente, mentre ad oggi le pene sono tali che, in molti casi, si è indotti a pensare che non si rischia più di tanto e che si possa speculare sulle vite di lavoratrici e lavoratori.

Ad oggi la nostra proposta è l’unica arma concreta contro questo meccanismo perverso: invitiamo tutte e tutti a firmare per la nostra legge di iniziativa popolare e a sostenerla, recandosi ai punti di raccolta indicati su leggeomicidiosullavoro.it e a organizzare insieme a noi la campagna.

Unione Sindacale di Base

Clicca sull’immagine per guardare il video del presidio sotto il Ministero del lavoro

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